Un racconto inquietante
Molti ricorderanno le catture in Germania nella seconda metà di giugno per una tentativa di estorsione nei confronti della famiglia Schumacher. L’inchiesta sta proseguendo e, negli ultimi giorni, grazie a un servizio del Daily Mail, sono emersi i particolari – davvero vergognosi – di questa attività delittuosa. Sono già state fissate quattro udienze tra gennaio e febbraio, con il pubblico ministero che ha richiesto almeno 4 anni di detenzione – che potrebbero aumentare – per i due individui coinvolti.
Cosa è successo
Dopo il gravissimo incidente sciistico subito il 29 dicembre 2013, Michael Schumacher vive ritirato nelle sue abitazioni, assistito dai familiari e da un team medico, circondato da personale di sicurezza volto a proteggere la sua riservatezza.
Una di queste figure era Markus Fritsche, scelto come guardia del corpo da Michael un anno e mezzo prima del suo incidente.
Per otto anni, è stata una delle poche persone a conoscere la vera condizione di salute del sette volte campione del mondo. Ma quando la famiglia Schumacher ha optato per rinunciare ai suoi servizi, nell’ottica di una riorganizzazione del sistema di assistenza, Fritsche ha architettato un piano illecito di ricatto.
Secondo i documenti dell’indagine, Fritsche ha cercato la collaborazione di Yilmaz Tozturkan e suo figlio, specialisti in informatica. I tre hanno quindi raccolto 1500 fotografie, 200 video e documenti medici di Michael Schumacher, minacciando di divulgare il tutto sul dark web e richiedendo, per non rendere pubbliche le informazioni, un ammontare di oltre 14 milioni di euro. Sarebbe stato proprio Tozturkan, il 3 giugno al mattino, a contattare la famiglia da un numero anonimo per avanzare il tentativo di estorsione. Suo figlio avrebbe poi inviato 4 immagini esemplificative via email. Una settimana dopo sono avvenuti gli arresti.
