venerdì, Gennaio 24, 2025

Accordo storico del 2026 per la Ferrari: in arrivo un bonus e una possibile conferma con un compromesso

Il dribbling di Vasseur

“Puoi tranquillamente fare la domanda, ma sai benissimo che non ti risponderò mai. Posso solo dirti che tutti collettivamente abbiamo svolto un buon lavoro per la F1 oggi”. In questo modo Frederic Vasseur, capo squadra della Ferrari, ha evitato la domanda durante la conferenza stampa al termine della gara di Imola riguardo al fatto che è in fase di definizione il nuovo Patto della Concordia che le squadre devono firmare e che entrerà in vigore nel 2026.

Come funziona il Patto della Concordia attuale

L’accordo attuale è iniziato nel 2021 e sarà in vigore fino al 2025. La F1 aveva appena superato la pandemia e il meccanismo di redistribuzione dei profitti prevedeva le seguenti regole. Le squadre hanno ricevuto una percentuale del 50% dei profitti della F1 per poi ottenere una percentuale inferiore man mano che le entrate generano un aumento del fatturato. Nel 2023 i ricavi superavano i 3 miliardi di dollari e le squadre hanno diviso il 45% di questa somma. La Ferrari riceve un bonus storico poiché è l’unica scuderia a partecipare a tutte le edizioni del Mondiale di F1, e questo bonus è indipendente dai risultati in pista, mentre per le altre squadre la quota dipende dal piazzamento in classifica. Secondo i termini del Patto della Concordia attuale, la Ferrari riceve un pagamento di almeno il 5% dell’intero montepremi se il montepremi totale è inferiore a 1.1 miliardi di dollari, con un meccanismo di scala mobile per aumentare la quota della Ferrari se il montepremi supera i 1.1 miliardi di dollari, con un aumento massimo del 10% se la cifra supera i 1.6 miliardi di dollari.

Come potrebbe cambiare questo meccanismo

Secondo quanto riferito da Autosport, la Ferrari manterrà il bonus storico nel nuovo Patto della Concordia, ma sarà limitato al 5% del montepremi senza il meccanismo di scala mobile per aumentare la quota della Scuderia di Maranello oltre i 1.1 miliardi di dollari di montepremi. Si tratta di un compromesso tra il mantenimento di un bonus giustificato per il valore che la presenza della Ferrari porta alla F1 e la perdita di parte di questo privilegio.

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