di VALERIO BARRETTA
Verstappen-Russell, un giovedì infuocato…
La preparazione al fine settimana di Abu Dhabi non è stata di certo caratterizzata dalla serenità. Altro che atmosfera da spiaggia (o montagna), a parole gli sportivi e i dirigenti sembrano più agguerriti che mai, con il paradosso che i soli a avere in palio qualcosa – Ferrari e McLaren – rimangono in silenzio.
Il lato sportivo rischia di passare in secondo piano (fortunatamente, la pista parlerà presto), e anche altri piloti hanno espresso il loro parere riguardo all’incidente avvenuto nel Q3 di Lusail che ha scatenato la disputa verbale tra Russell e Verstappen.
…e Alonso aggiunge la sua opinione
Tra i piloti che hanno espresso le loro opinioni sulla questione ci sono Fernando Alonso e Nico Hülkenberg, i quali hanno sostenuto le ragioni di Verstappen e si sono detti increduli riguardo la decisione dei commissari di infliggere una penalità di una posizione al campione del mondo sulla griglia di partenza del GP del Qatar. Alonso è stato incredulo, ma fino a un certo punto, rispolverando una sua vecchia teoria: “A volte la nazionalità influisce“.
“Se io avessi compiuto l’azione di Russell, non probabilmente non avrei ottenuto lo stesso trattamento che George ha ricevuto in quella situazione. In Australia, senza contatti e a 30 metri da me, è uscito dalla pista e io sono stato penalizzato. A volte ci si interroga se, invertendo i ruoli, ci sarebbe stato lo stesso trattamento“.