Ricerca del riscatto dopo Imola
Dopo i problemi sperimentati ad Imola, in un fine settimana di gara trasformato in un lungo esperimento per comprendere le difficoltà che recentemente hanno colpito la AMR24, Fernando Alonso è pronto a tentare di cambiare le sorti a Monaco. Il pilota veterano di Oviedo ha gareggiato 19 volte nella sua carriera sulle strade del Principato, conquistando due successi (2006 e 2007) e sfiorando una terza vittoria storica l’anno scorso, quando solo un super Verstappen riuscì a batterlo in qualifica e in gara.
Un weekend particolare
Particolarmente attesa è la sessione del sabato da parte di Alonso, il quale ha evidenziato in conferenza stampa che – a parte la gara della domenica – il fine settimana monacale è il più emozionante dell’anno. “Qui le qualifiche sono uniche e speciali: è uno degli highlight della stagione – ha spiegato il campione spagnolo – ma in realtà tutto il fine settimana è speciale. L’unico giorno ‘negativo’ è la domenica, perché c’è poco da fare se non guidare la macchina fino al termine. Ma già dalle prove libere tutto si fa interessante, con l’evolversi del circuito e la necessità di indovinare l’aderenza man mano crescente e i cambiamenti da apportare al setup“.
“Le qualifiche sono l’unico momento dell’anno in cui svolgi le curve a velocità mai raggiunte prima durante il resto del weekend – ha aggiunto il #14 dell’Aston Martin – e l’adrenalina è alle stelle. Ci sono sponsor, VIP: fino alla domenica è il miglior weekend dell’anno“. Tuttavia, rispetto a 12 mesi fa, quando sognava la vittoria, Alonso e l’Aston Martin sono consapevoli che la realtà è diversa: “L’anno scorso eravamo più speranzosi, mentre quest’anno abbiamo avuto alti e bassi. Tuttavia, un mese fa siamo stati terzi in qualifica in Cina. Se riuscissimo a replicare quel risultato sabato, le cose potrebbero andare bene. Siamo ancora ottimisti per un buon weekend. Questo fine settimana ho un buon presentimento“.
Il simulatore non è sufficiente
Alonso ha poi fatto alcune riflessioni interessanti sulla situazione attuale del team, mostrandosi fiducioso nel percorso intrapreso da Lawrence Stroll: “Non stiamo procedendo alla cieca”, ha affermato. Tuttavia, dall’alto della sua esperienza, il pilota di Oviedo nato nel ’81 ha sottolineato che non è possibile fare passi avanti basandosi solo sul simulatore: “Il simulatore ti permette di passare sopra a cose che la pista non ti concede. Quando applichi i dati teorici, tendenzialmente le cose vanno meglio. Il simulatore è un ottimo strumento, essenziale per gli ingegneri e utile per imparare una pista o altro, ma non rappresenta la vera macchina“.