Notizie da Cusano Mutri
Bocca della Selva, 14 maggio 2024
La descrizione prevista del Giro d’Italia 2024 era di una battaglia tra molti contro un singolo, con il ruolo di quest’ultimo incarnato da Tadej Pogacar, il protagonista principale che finora non sta deludendo le aspettative. Effettivamente, in parte le previsioni si stanno avverando, ma fino a questo momento l’unico che sembra attivamente cercare, anche se senza successo, di mettere in difficoltà il campione sloveno, in maglia rosa sin dalla seconda tappa, è Antonio Tiberi, la cui strategia per il podio non è supportata da tutti.
Commenti di Tiberi
Situazione emblematica si è verificata sulla salita di Bocca della Selva, dove ha trionfato Valentian Paret-Peintre, con il laziale della Bahrain Victorious che ha tentato in più occasioni di staccare il rivale più forte, oltre che Cian Uijtdebroeks, l’attuale possessore della maglia bianca ambita da molti. Come risultato, entrambi i contendenti sono stati superati nel finale, perdendo alcuni secondi preziosi rispetto agli altri leader della classifica generale. Ricordiamo che Tiberi è uno specialista delle cronometro e potrebbe guadagnare molto più dei 9” racimolati oggi a Desenzano del Garda, anche se ha speso molte energie. Tuttavia, Tiberi non si preoccupa delle critiche, sostenendo che dietro i suoi attacchi c’è un piano ben preciso. “Finalmente possiamo competere attivamente e lasciare un segno. Non mi piace restare anonimo nel gruppo, e quando lo faccio, è solo perché le mie gambe non sono al massimo. Altrimenti, cerco sempre di farmi notare”. Conclusivamente, dietro gli scatti del giovane del 2001 supportato dal generoso Damiano Caruso, c’è la volontà di onorare al meglio il primo Giro d’Italia. “È sempre gratificante dimostrare di esserci, soprattutto per noi giovani italiani che vogliamo fare spettacolo nella corsa di casa”.
Commenti di Pogacar
Passiamo a Pogacar, la sfinge del ciclismo, che nelle ultime tappe sembra aver attivato il controllo automatico insieme al suo team, la UAE Team Emirates. Gli unici attacchi subiti finora sono arrivati proprio da Tiberi e dalla sua squadra, la Bahrain Victorious. “Oggi abbiamo deciso di permettere la fuga, mantenendo comunque il nostro ritmo di gara. La Bahrain Victorious ha fatto gran parte del lavoro e per noi è stato un vantaggio. A parte questo, dobbiamo concentrarci giorno dopo giorno perché il Giro è ancora lungo e presto ci saranno attacchi da tutte le parti”. Sarà, ma per ora tutto tace e i tentativi un po’ casuali dei rivali, come Tiberi, stanno sollevando qualche critica, dividendo l’opinione pubblica in due gruppi: quelli che apprezzano la determinazione del ciclista ciociaro e quelli che vedono nella sua strategia e in quella della Bahrain Victorious un aiuto indiretto per Pogacar, che di certo non necessita di assistenza.