Il leader della Commissione Giudiziaria della Camera attacca
Debutto in F1 e supporto del marchio Cadillac (cioè di General Motors) per le unità di potenza del 2026: questa è la strategia ‘a prova di bomba’ messa a punto da Andretti per ottenere l’approvazione all’entrata in F1, un ‘accesso’ che al momento è stato negato al team statunitense che non riesce ad avere posto nel panorama della massima formula automobilistica a causa del protezionismo che viene attuato per proteggere chi è già seduto al tavolo e ha accesso ai ricchi guadagni che la F1 sta ottenendo in questo momento di grande popolarità.
Il divieto di Liberty Media ad Andretti di accedere all’elenco delle squadre iscritte al campionato di F1 ha creato scalpore negli USA e il deputato Jim Jordan, capo della Commissione Giudiziaria della Camera, ha inviato una lettera a Liberty Media chiedendo spiegazioni riguardo alla richiesta di iscrizione respinta per Andretti.
“Ritardare anche solo di un anno l’ingresso in F1 della coppia Andretti-Cadillac danneggia gli appassionati americani a favore di team di F1 in difficoltà“ – si legge nella lettera firmata da Jim Jordan riportata da NBC News – limitare il numero di squadre iscritte al campionato di F1 garantisce automaticamente che il valore delle scuderie già iscritte aumenti anche solo a livello di sponsorizzazioni e di prezzo di mercato nel caso in cui ci fosse interesse da parte di qualcuno ad acquisire uno dei team attualmente in F1. La lettera è stata inviata al CEO di Liberty Media, Greg Maffei, e al CEO di Liberty Media per la F1, Stefano Domenicali. È richiesta una risposta entro il 21 maggio riguardo ai processi decisionali che hanno portato a definire il team Andretti una scuderia “non competitiva” e quindi non idonea a far parte del Circus iridato.