Anteprima Eurooei Indoor 60: Dosso, Kambundji e Swoboda in corsa per l’oro, assente una serie di stelle
APELDOORN, Olanda – domani avranno inizio i Campionati Europei Indoor di Atletica ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi. Andiamo a esaminare le due competizioni di sprint, i 60 metri maschili e femminili.
Nella prova maschile non ci saranno i protagonisti della velocità europea, come Marcell Jacobs, Chituru Ali, Zharnel Hughes, per citare solo i primi tre. Il livello non sembra “eccellente”, ma si prospetta comunque una competizione molto equilibrata. Se mi aveste chiesto di individuare un favorito a scatola chiusa, avrei puntato sullo spagnolo Abel Jordan, ma con un certo grado di sorpresa, poiché parteciperà solo agli impegnativi 60hs.
Incredibilmente, solo 3 atleti hanno stagionali inferiori a 6.60: non ricordo da quanto tempo non si verificasse una cosa del genere, soprattutto dall’introduzione delle nuove scarpe super. Sorprende l’assenza contemporanea di sia dello svedese Henrik Larsson, leader europeo del 2025 insieme a Jordan con 6.54, che del tedesco Joshua Hartmann e dell’olandese Raphael Boujou (entrambi con 6.56). Di conseguenza, i favoriti diventano i britannici Jeremiah Azu e Romell Glave (bronzo sui 100 agli Europei di Roma). Con loro, la sorpresa del 2025, il tedesco Robert Ganter. Per quanto riguarda l’Italia, schiereremo Samuele Ceccarelli e Stephen Baffour. Per entrambi, l’obiettivo massimo sarà sicuramente la finale: difficile immaginare scenari diversi, in particolare per Ceccarelli, che non sembra essere riuscito a ritrovare la forma per difendere il suo titolo continentale. Baffour, invece, sembra aver perso un po’ di condizione rispetto al 6.61 che lo presenta come il leader nazionale del 2025. Se riuscisse a ritrovare quella condizione, il podio di questa edizione degli Europei non sembra poi così lontano.
Tra le donne, ovviamente puntiamo su una delle prospettive da medaglia, ovvero Zaynab Dosso. Le tre medaglie appaiono essere affare di tre: l’azzurra, l’elvetica Mujinga Kambundji, la polacca Ewa Swoboda e la lussemburghese Patrizia Van Der Weken. Intimamente, credo che la vera sfida per l’oro sarà tra Mujinga e Zaynab, con la Van Der Weken subito dietro (ma senza “luce” nella stessa foto), mentre la Swoboda, dopo qualche passo falso stagionale, potrebbe rimanere esclusa dal podio. Ovviamente, queste considerazioni provengono dalle informazioni raccolte durante il periodo di avvicinamento agli Europei. Fatico a vedere altre atlete pronte ad inserirsi nel gruppo delle 4 prime.
Per la finale, sarà interessante seguire la tedesca Alexandra Burghardt (7.13), ma la forbice probabile per entrare nelle prime 8 sarà certamente compresa tra i 7.20 e i 7.22. Purtroppo, non vedremo Kelly Doualla, e secondo me avrebbe potuto migliorare ulteriormente il suo 7.19. Prima della scrematura finale, risultano iscritte Gloria Hooper, Arianna De Masi e Irene Siragusa. Penso che l’obiettivo per le due atlete partecipanti sarà duplice per ottenere un punteggio pieno: accedere alla semifinale e correre sotto i 7’’30.