Due punti con Stroll
- Domenica parzialmente positiva per l’equipe britannica Aston Martin sul tracciato di Imola, con la squadra che riesce a conquistare due punti cruciali grazie al nono posto di Lance Stroll. Un’ottima prestazione del pilota canadese che contrasta con quella di Fernando Alonso, autore di diversi errori durante il fine settimana e costretto a partire dalla pit lane per una modifica alla sua monoposto in parco chiuso.
Una gara come un test
- Lo spagnolo, protagonista di indimenticabili duelli con Michael Schumacher su questo circuito, si è classificato solamente in 19esima posizione (ultima considerando il ritiro di Alex Albon), con i freni anteriori che si sono infiammati al rientro dai box. Nonostante le difficoltà, Alonso ha affermato: “Questa è stata una giornata e un weekend complicati per noi – ha dichiarato – siamo partiti dalla pit lane e abbiamo apportato modifiche all’assetto della vettura. Questo ci ha fornito numerosi dati da analizzare nei prossimi giorni. Abbiamo iniziato la gara con le gomme Soft e speravamo in una Safety Car per cambiare le cose. Quando non è successo nulla davanti a noi, abbiamo sfruttato la situazione come una sorta di sessione di test. Dovremo rivedere la nostra strategia e cercare la migliore performance a Monaco”.
Reazione in pista
- Al Gran Premio di Monaco, Lance Stroll si presenterà con alcuni punti in più in classifica, dopo aver recuperato posizioni grazie a una scelta strategica che però non ha portato i risultati sperati: “Sono soddisfatto di tornare da Imola con un paio di punti”, ha affermato Stroll, “Abbiamo deciso di allungare il nostro primo stint con le mescole medie sperando in una Safety Car, che però non è mai arrivata. Abbiamo così dovuto guadagnare posizioni in pista. La gestione anticipata delle gomme mi ha permesso di avere il vantaggio delle Hard più fresche verso la fine della gara, consentendomi di superare Hülkenberg e Tsunoda, il che è stato divertente. Questo è stato un weekend complicato. Sappiamo di non essere competitivi come vorremmo e dovremo lavorare sodo per recuperare le prestazioni che ci mancano”.