Una giornata di celebrazione minacciata dalla tragedia
Roma, 20 maggio 2024 – Mentre a Livigno, sulla vetta del Mottolino, si festeggiava il successo di Tadej Pogacar, la quarta vittoria in questo Giro d’Italia 2024 sempre più nelle sue mani, alle sue spalle si è rischiato il dramma che il mondo del ciclismo ha vissuto meno di un anno fa con la scomparsa di Gino Mader, precipitato in un dirupo nel Giro di Svizzera 2023.
Il resoconto dell’incidente
Questa volta, la situazione si è conclusa con grande spavento e poche lesioni, come raccontato da protagonista Jenthe Biermans. La vicenda riporta alla salita del Mortirolo, l’ascesa terzultima di una tappa con ben 5 GPM che le hanno conferito il titolo di regina dell’intera edizione numero 107 del Giro d’Italia. Nonostante sia stata scalata dal versante più agevole, quello di Monno, le pendenze sono state comunque significative (media del 7% e massima del 16%), sia in salita che in discesa. Qui si è verificato il quasi incidente di Biermans, che ha descritto con lucidità l’accaduto ai microfoni di Sporza. “Ho sbagliato una curva e sono finito in un fosso profondo 25-30 metri. Ero spaventato, ma fortunatamente diverse squadre sono arrivate per soccorrermi, in particolare l’Intermarché-Wanty, che mi ha salvato da una situazione terribile. Non riuscivo a muovermi – prosegue il ciclista belga – e avevo perso il contatto con la mia squadra dopo aver perso la radio. Alla fine, riuscì a rialzarmi e ripartire con l’ultimo gruppo, raggiungendo il traguardo grazie al supporto degli altri ciclisti e alla mia determinazione. Ora – conclude il corridore dell’Arkéa-B&B Hotels – spero di continuare il mio Giro d’Italia, anche se prima dovrò sottopormi a delle radiografie per controllare eventuali fratture, dato che avverto dolore all’anca, alla schiena e al piede”.
La speranza è quella di tutti, per onorare il coraggio e la resilienza di Biermans, che ha concluso la frazione piazzandosi al 130esimo posto, a 46’57” da Pogacar, sempre più vicino alla vittoria finale del Giro d’Italia.
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