Birmingham, Baffour fa un passo indietro, Lina Nilsen eccezionale sui 300, 10ª europea di sempre
Foto Fidal
BIRMINGHAM – Stephen Baffour ritorna a gareggiare al Keely Classic di Birmingham nei 60 metri. Si pensava fosse il giorno per tentare di rompere il record mondiale degli 800 di Keely Hodgkinson, che purtroppo si è infortunata negli ultimi giorni.
Per il leader italiano della stagione sulla distanza, con un tempo di 6.61, un passo indietro: 6.71 in eliminatoria e 6.73 in finale. A trionfare è stato il giapponese Yoshiki Kinashi con 6.62, seguito dal britannico Nathaneel Mitchell-Blake con 6.66 e Mickael Meba Zeze con 6.67 (6.65 in batteria). Mitchell-Blake si aggiudicherà anche i 200 con un tempo di 21.16.
Record slovacco per il vincitore dei 400, Patrik Domotor con 46.61. Prestazione straordinaria nei 600 per il britannico Callum Dodds, che termina con un tempo di 1.15.81. Negli 800, il giovane britannico Justin Davis arriva a 1.45.78 (ha appena compiuto 22 anni). Due record nazionali nei 1000: l’olandese Samuel Chapple con 2.16.09 e il britannico Neil Gourley con 2.16.74 davanti a Alex Botterill con 2.17.25. Rafael Pereira vince i 60 ostacoli in 7.66. Eusebio Caceres trionfa nel lungo con 7.73, superando il britannico Jacob Fincham-Dukes che ha ottenuto 7.68.
Amy Hunt, atleta di Marco Airale, conquista i 60 in 7.24 in una finale che ha visto anche la partecipazione di Gloria Hooper, quinta con 7.44 dopo una batteria corsa in 7.39.
Prestazione notevole di Lina Nilsen nei 300: per lei 36.53, che la porta a diventare la 10ª europea di sempre, davanti alla connazionale Emily Newnham con 36.88 e Ama Pipi con 37.22. Negli 800, ottime prestazioni per Isabelle Boffey con 2.01.69 e Georgia Bell con un eccezionale 4.00.63, mentre il secondo posto e record irlandese va a Sarah Healy con 4.01.62. Buona performance anche per Molly Caudery che vince il salto con l’asta con 4.73, davanti alla neozelandese Olivia McTaggart con 4.65 e Imogen Ayris con 4.55.
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