Storia di Sara Fantini, la pioniera dell’atletica italiana
Roma
ROMA – nell’esplosione di premi che sta contraddistinguendo questo Campionato Europeo di Roma, alcuni aspetti dell’operato degli atleti italiani vengono tralasciati.
Prendiamo ad esempio l’oro conquistato da Sara Fantini. Unica pecca: aver partecipato alla gara di lancio del martello quasi contemporaneamente alla finale dei 200 metri, che vedeva protagonista Filippo Tortu. La sua vittoria è stata sorpassata dalla notorietà degli avvenimenti dei 200 metri e dalle sue conseguenze.
Ma concentriamoci sul momento della sua gara, sulla sua vittoria, sul lancio di 74.18 con cui è diventata campionessa europea. Mentre Anita Wlodarczyk terminava la sua prova e mancava solo il lancio dell’azzurra, Sara si aggiudicava il titolo europeo, conquistando una delle tre più importanti corone a disposizione di un atleta europeo. Sebbene meno prestigiosa dell’Olimpiade e del Mondiale, rappresenta comunque un traguardo significativo per la carriera di un atleta. La strada verso una replica ai Giochi Olimpici sarà certamente più difficile, considerando che le atlete americane superano i 77 metri, ma preferiamo rimanere concentrati sul presente.
L’atletica italiana ha avuto inizio in modo non ufficiale con i primi giochi olimpici del 1896. Le prime competizioni femminili in contesti “globali” risalgono agli anni ’20 del XX secolo. Consultando il mio vasto database, ho scoperto che nessuna donna azzurra ha mai vinto un oro nei 4 lanci nelle tre principali competizioni globali: Olimpiadi, Mondiali ed Europei.
Questo ci porta alla pagina di storia che Sara Fantini ha scritto ieri sera: è la prima donna azzurra a vincere un grande evento all’aperto nei lanci. Considerando le medaglie complessive, nell’atletica femminile italiana si contano solo sei medaglie nei lanci tra Mondiali, Olimpiadi ed Europei. Due argenti olimpici, entrambi nell’edizione post-bellica di Londra ’48 con Amelia Piccinini nel peso (13.095) e Edera Cordiale nel disco (41.17). Al contrario, non ci sono medaglie dai Mondiali e fino a ieri sera agli Europei all’aperto si contavano solo quattro bronzi: Sara Fantini nel martello a Monaco ’22, Chiara Rosa nel peso a Helsinki ’12 e ancora Piccinini e Cordiale (sempre nelle rispettive specialità) agli Europei di Oslo ’46 e Bruxelles ’50.
Esaminando la quinta competizione in ordine di importanza per un atleta europeo, i Campionati Europei Indoor, non possiamo dimenticare l’unico altro oro nella storia dei lanci femminili azzurri, conquistato da Assunta Legnante a Birmingham nel 2007, preceduto da un argento a Vienna nel 2002.
Questo è il motivo per cui Sara Fantini è diventata una pioniera dell’atletica italiana, un fatto che merita di essere sottolineato.