Duplantis e gli altri 5: riscritta la cronaca dell’asta
Un’Olimpiade del Salto con l’Asta? Quasi, osservando i risultati. Duplantis raggiunge l’Empireo con 6,27 metri, Karalis stupisce e sei giganti oltre i 5,91 scrivono la cronaca del salto con l’asta a Clermont-Ferrand.
Clermont-Ferrand, 28 febbraio 2025 – La Maison des Sports si è trasformata in un sancta sanctorum dell’atletica, un’arena dove i limiti umani sono stati non solo sfidati, ma splendidamente superati. L’All Star Perche 2025 ha regalato al mondo una serata epica, un capitolo dorato nella storia del salto con l’asta, sancendo Armand “Mondo” Duplantis (se mai ce ne fosse stato bisogno) come un semidio contemporaneo, festeggiando il ritorno di un maestro come Renaud Lavillenie e incoronando Emmanouil “Manolo” Karalis come il vero sfidante di Duplantis (almeno, così speriamo per la spettacolarità). Ma il vero trionfo? Per la prima volta nella storia, sei atleti hanno oltrepassato i 5,91 metri in un’unica competizione, un evento che ridefinisce le frontiere della disciplina.
Il momento culminante della serata è stato naturalmente il volo di Duplantis, un’invocazione alla perfezione atletica. Con una sequenza impeccabile – 6,00, 6,07 e poi direttamente 6,27 metri, tutti al primo tentativo – il venticinquenne svedese ha riscritto il suo stesso primato mondiale indoor, innalzando il record a 6,27, un centimetro in più rispetto al precedente. Un balzo di 20 centimetri oltre il 6,07 ancillare, un gesto che un tempo avrebbe sfidato le leggi della fisica e catturato l’immaginazione, ma oggi con Mondo, ogni suo mondiale sembra un appuntamento fisso.
Nessun errore, nessuna esitazione: Mondo ha danzato sopra l’asticella come un bardo dell’aria, sigillando il suo undicesimo record mondiale e dimostrando, ancora una volta, di essere il sovrano indiscusso di questa disciplina. “È incredibile,” ha dichiarato a caldo, mentre la folla di 4600 spettatori esplodeva in un boato che ha fatto tremare le fondamenta dell’arena. Il suo salto a 6,27 metri non è solamente un record, ma un manifesto: l’uomo può volare, e Duplantis è il suo messaggero. Un ulteriore dato: per la terza volta nella carriera ha superato i 6 metri in tre tentativi differenti nella stessa gara.
Tuttavia, la serata aveva già un altro eroe da celebrare: Emmanouil Karalis. Il ventiquattrenne greco, con i suoi 6,02 metri – un centimetro sopra il suo precedente record nazionale indoor di 6,01 – ha scritto una pagina di storia per l’atletica greca. Secondo solo al titano Duplantis, Karalis ha fallito i tentativi successivi a 6,07.
Ed ecco Renaud Lavillenie, il maestro che non si arrende mai. A 38 anni, l’ex recordman mondiale ha offerto una prestazione che sa di leggenda: un salto che lo mantiene nel gotha della disciplina, anche se stasera non ha raggiunto le vette del podio. Il suo record mondiale master (per gli over 35) si erge come un faro, un 5,91 che è un omaggio alla sua eredità. Lavillenie non ha solo partecipato: ha ispirato, mostrando la classe con cui ci aveva deliziato nell’era pre-duplantistica.
Ma il vero miracolo di questa notte è stato collettivo: sei atleti sopra i 5,91 metri, un record di densità che sovrasta persino il precedente primato del 2018, quando sette uomini raggiunsero i 5,88 metri proprio qui a Clermont-Ferrand. Oltre a Duplantis (6,27), Karalis (6,02) e l’australiano Kurtis Marshall (terzo con 5,91), altri tre guerrieri dell’asta hanno superato il nuovo record di profondità: i tre francesi Thibaut Collet, Baptiste Thiery e, appunto, Lavillenie.