giovedì, Maggio 22, 2025

Eccesso di McLaren per la Ferrari. Sainz 3° è pronto a dare il massimo.

Si può affermare qualsiasi cosa, ma non si può dire che Leclerc e Sainz non abbiano tentato. Hanno dato il massimo: al limite di una Ferrari che sembra più potente di quello che suggeriscono le sue posizioni di partenza nel Gran Premio di Abu Dhabi, ovvero con lo spagnolo in 3ª posizione e il monegasco in 20ª e ultima.

Era necessario fare il possibile per cercare di conquistare la prima fila e contenere la sorprendente audacia della McLaren. In situazioni estreme si corre molti rischi, è evidente, tanto che Leclerc – già penalizzato di 10 posizioni per la sostituzione del pacchetto batterie – in un impeto di generosità ha oltrepassato le linee della pista di qualche centimetro o perfino millimetro: tempo annullato nel Q2. Sainz ha invece commesso un piccolissimo errore all’ultima curva, che gli è costato l’accesso alla prima fila. Non c’è stata competizione per la ‘pole position’, poiché Norris è apparso di gran lunga superiore a tutti. Tuttavia, Norris è della McLaren. E la McLaren – primo Norris, secondo Piastri! – alla vigilia dell’ultima gara del campionato, cruciale per il titolo dei costruttori, ha dimostrato di essere superiore a una Ferrari che solo nell’ora delle qualifiche ha trovato il set-up corretto per competere per le posizioni di vertice.

La rincorsa del Cavallino, quando alle 14 italiane si spegneranno i semafori – sarà intensa e recuperare 21 punti a una McLaren così proattiva non sarà affatto semplice, anche perché ci saranno altre squadre a creare problemi, a partire dalla Red Bull di Verstappen (quinto ma pronto a sorprendere) passando per la Mercedes di Russell (settimo) fino alla sorprendente Haas di Hulkenberg (quarto) e l’Alpine di Gasly (sesto).

Non è esattamente l’esito che la Ferrari sperava, anche se le corse non sono mai scontate, specialmente quando entrano in gioco le Safety Car a modificare le dinamiche, quindi Fred Vasseur ha ragione a sostenere che bisognerà dare il massimo fino all’ultima curva e poi guardare il risultato.

Lando Norris scatterà di nuovo dalla pole position, con l’eterna ansia da prestazione in agguato durante il primo giro. O nel momento decisivo. Avere Piastri accanto non lo rassicura affatto, sapendo che l’australiano non rallenta mai. Tuttavia, è chiaro che l’obiettivo del mondiale costruttori è prioritario e, se verrà raggiunto, rappresenterà una grande conquista per i piloti stessi.

Tuttavia, non è tutto garantito. Sainz, ad esempio, ha già dichiarato che affronterà maggiori rischi del solito per chiudere l’esperienza in Ferrari con una vittoria. È la sua ultima gara in rosso e questo provoca un certo rammarico in tutti, poiché parliamo di un pilota leale, corretto, fondamentale negli equilibri interni degli ultimi anni.

Paradossalmente, però, la Ferrari di domani, ovvero quella del 2025, si trova in fondo al gruppo, con Hamilton sfortunatissimo in 18ª posizione (un paletto segnapista sotto la sua Mercedes) e Leclerc in 20ª, con strascichi di un problema alimentare. Consoliamoci pure pensando che potrebbero intrattenerci, se tra i due – molto vicini – scoppierà un altro confronto come in Qatar, anticipo di quello che accadrà nel prossimo gran premio del nuovo campionato.

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