Ali flessibili, quali sviluppi ci attendono?
Durante l’ultima assemblea della F1 Commission, le squadre hanno discusso con la FIA riguardo al domani delle ali flessibili, che sono diventate uno dei principali temi tecnici della stagione 2024. La McLaren è stata la prima squadra a impegnarsi in modo incisivo su questo aspetto, con l’ala anteriore che, sotto carico, tendeva a flettersi all’indietro, rimanendo entro i limiti consentiti durante tutti i test di carico svolti dalla Federazione. Di conseguenza, le altre scuderie hanno seguito il modello proposto dagli inglesi.
In seguito, il concetto di “elasticità aerodinamica” è stato applicato anche all’ala posteriore, con la McLaren scoperta ad implementare questa strategia a Baku. La Red Bull ha quindi esercitato pressioni sulla FIA per vietare questo sistema, che secondo gli anglo-austriaci era apparso anche sulla Mercedes. Successivamente, la Federazione è intervenuta per proibire l’uso di questo componente posteriore.
Le due correnti di pensiero
Secondo quanto riporta Auto, Motor und Sport, si sono formate due correnti di pensiero. Da un lato ci sono gli integralisti, guidati dalla Red Bull, che richiedono controlli di carico più rigorosi per tutte le ali, vietando qualsiasi tipo di piegatura. Dall’altro, vi è chi propone di mantenere lo stato attuale, congelando la situazione esistente per motivi economici. I risultati dei test di carico sono ancora oggetto di discussione e le squadre chiedono alla FIA una decisione tempestiva, che dovrebbe arrivare entro gennaio.
È interessante il commento del giornalista Michael Schmidt: “Un approccio più rigoroso avrebbe diverse conseguenze per le scuderie. La McLaren sarebbe quella che subirebbe le perdite maggiori, ma anche Mercedes, Ferrari, Haas e Alpine ne risentirebbero. Al contrario, la Red Bull risulterebbe tra i beneficiari”.