Ganna e il suo trionfo al Giro d’Italia
Dopo Milano, Pippo Ganna: a donare gioia all’Italia del Giro sono gli atleti olimpici del quartetto. Alla terza vittoria del suo amico veloce, Superpippo si unisce con la sua specialità, la cronometro: sulle rive del Garda torna alla vittoria dopo nove mesi (l’ultima alla Vuelta lo scorso settembre). Più prolungata è la sua astinenza interrotta al Giro, tre anni: due tappe a cronometro gli sono state negate l’anno scorso da Evenepoel, una quest’anno da Pogacar. Due grandi talenti, per intenderci.
Il ritorno vincente di Ganna
Bentornato Ganna, signore del cronometro che deve affrontare una fatica estenuante nella metà della tappa in cui Pogacar corre alla sua stessa velocità. Successivamente, il tratto pianeggiante ristabilisce le distanze e le posizioni. È un risultato giusto che valorizza ulteriormente l’impresa di Ganna e conferma lo straordinario talento dello sloveno.
Il momento emozionante di Ganna
Finalmente Ganna, unico a viaggiare a oltre 53 km/h tra filari e lago: questa è la sua strada per ritrovare il successo tanto desiderato. Lo dimostra con le lacrime, prima ancora delle parole: vedere un gigante come lui piangere, dopo aver vinto sette tappe al Giro e due campionati mondiali a cronometro, è un’emozione paragonabile a quella che lui stesso prova nel tornare vincente.
Le parole di Ganna
“La vittoria mi mancava, al Giro e in generale. Bisogna sempre cercare le energie dentro di noi, soprattutto quando si deve battere un grande campione come Pogacar, che oggi ha di nuovo dato spettacolo. Ringrazio il pubblico che mi ha dato una spinta in più, con le tante scritte sulla strada dedicate a me”, ha dichiarato Ganna, rinnovando l’appello per concentrarsi sull’evento sportivo senza pericoli.
La grande performance di Pogacar
Accanto a questo super Ganna, si piazza soltanto Pogacar nel campionato sociale Ineos, con tre atleti ai primi quattro posti. Non vince la tappa, ma domina la concorrenza: stacca Geraint Thomas e gli altri avversari con un distacco di 45 secondi. Lo fa con un passo indiavolato, senza cambiare espressione, come se stesse passeggiando sul lago.
La prospettiva futura di Pogacar
Anche Pogacar conferma di guardare al futuro mentre corre nel presente: “Ho apprezzato la prima parte collinare del percorso, poi ho cercato di risparmiare energie in vista della tappa impegnativa che ci aspetta”. Con cinque salite incluse nel percorso, tra cui il temibile Mortirolo, il fenomeno sloveno potrà cercare di ottenere un vantaggio decisivo. “Non so cosa mi riserverà il futuro, ma mi sento bene e ho un buon margine. Sarà una corsa d’attacco”, ha concluso Pogacar, preannunciando una giornata competitiva.