Pensieri di Simone Peluso su Imola
Un evento che è stato deciso in fase di qualifica. La incapacità di sorpassare a Imola è stata determinante in questa competizione, impedendo alla Scuderia Ferrari di sfruttare appieno le potenzialità della SF-24, che era stata aggiornata. C’è stata una fase in cui Charles Leclerc sembrava avere un ritmo migliore rispetto alla McLaren di Lando Norris, ma dopo l’errore alla Variante Gresini il pilota della Ferrari ha dovuto rinunciare all’attacco, mentre Norris si è fatto strada verso Verstappen.
Andamento altalenante ma uniforme per tutti
Si è osservato un andamento altalenante delle prestazioni, non solo per la Ferrari: la stessa cosa è accaduta alla Red Bull, visibilmente in calo verso la fine, mentre la McLaren ha ritrovato vigore nell’ultimo quarto di gara, sfiorando un’impresa notevole.
“Essere molto competitivi in alcune fasi della gara e meno in altre? Credo che sia stato uguale per tutti: quando si spinge si surriscaldano leggermente di più le gomme, poi si fatica per un paio di giri e si retrocede”, ha dichiarato il capo scuderia Frédéric Vasseur in conferenza stampa. “In ogni caso, penso che sorpassare sia stato impossibile, almeno per i primi quattro o cinque. L’unica cosa da fare in queste circostanze è esercitare pressione su chi è davanti“.
Gruppo di testa sempre più compatto
Da non sottovalutare è il distacco di soli sette secondi accumulato da Leclerc rispetto a Verstappen (e Norris), evidenziando come il gruppo di testa si stia stringendo sempre di più.
“Questo è un aspetto positivo per me, per la F1, per il campionato”, ha continuato Vasseur. “Ci sono tre squadre separate da soli sette secondi dopo 63 giri, è meno di un decimo al giro. La situazione è rimasta pressoché invariata fin dall’inizio del weekend e si ricomincia da zero a Monaco la prossima settimana, con una pista diversa e curve diverse” e così via”.
“Globalmente ho sensazioni contrastanti perché ritengo che abbiamo fatto progressi, ma anche la McLaren probabilmente li ha fatti. Abbiamo compensato, credo, in parte il gap con la Red Bull e non siamo lontani. Ora sono un po’ frustrato perché se avessimo conquistato la prima fila in qualifica avremmo fatto doppietta in gara, e se c’è ancora qualcosa che manca è da cercare nella fase di qualifica e non in gara. Dobbiamo minimizzare questo, ma è anche vero che durante il sabato a Imola ci sono state altre ragioni che ci hanno impedito di ottenere la pole position, come la grande scia che Max ha avuto dal traguardo alla curva 1. Dovremo cambiare il nostro approccio per fare diversamente”.
“Quando ci sono tre piloti in un decimo di secondo, ogni minimo dettaglio può fare la differenza, così come le caratteristiche della pista. Guardando ai primi quattro GP di quest’anno, in cui nessuno ha portato aggiornamenti, i risultati sono stati un po’ altalenanti. A volte la Red Bull era avvantaggiata di mezzo secondo, altre volte no. Questo significa che sarà così anche nelle prossime gare e dobbiamo sfruttare al massimo questa situazione” ha precisato il manager francese.
Necessario velocizzare gli sviluppi
Complessivamente, gli aggiornamenti hanno consentito alla Ferrari di progredire? Imola, con le sue peculiari caratteristiche di pista, non ha permesso di avere una dichiarazione chiara. E Vasseur spiega il motivo: “Avremo una migliore comprensione del pacchetto evolutivo non appena affronteremo circuiti con curve diverse, con diverse velocità di percorrenza e diverse velocità minime. Bisogna anche ricordare che la gestione delle gomme e dell’assetto sono probabilmente più cruciali dell’aggiornamento in sé. Ciò significa che è necessario attendere alcune gare prima di trarne vantaggio”.
La stretta competitività nel gruppo di testa richiede un’attenzione ai dettagli e un’accelerazione del processo di crescita della vettura: “Penso che la competizione sarà serrata ovunque e siamo al punto in cui dovremo velocizzare lo sviluppo – ha sottolineato Vasseur – Immaginate se qualcuno fosse in grado di introdurre un aggiornamento una gara prima, quando tre squadre sono racchiuse in un fazzoletto: ciò permetterebbe di passare facilmente dal quinto al primo posto. Dobbiamo quindi accelerare i tempi. Ne abbiamo discusso dopo la gara e sarà essenziale, ma dobbiamo essere sicuri che ciò che introduce funzioni“.
Questo potrebbe essere il fattore determinante per i prossimi due Gran Premi, considerando i risultati ottenuti dalla McLaren nelle ultime due gare con i suoi aggiornamenti, in un campionato che sembra essere più combattuto rispetto all’anno scorso.
Nessun pensiero al campionato
Tuttavia, Vasseur preferisce dare un orientamento diverso alla squadra: non concentrarsi sul campionato in sé, ma impegnarsi gara dopo gara, continuando il processo di crescita. Si valuteranno le cose più avanti: “Abbiamo appena disputato sette gare su 24, quindi ne mancano ancora 17. L’anno scorso, a questo punto della stagione, eravamo distanti 100 punti dalla Aston Martin e alla fine abbiamo guadagnato 100 punti su di loro. Un chiaro segnale che il campionato è lungo e lo è ancora di più in questa stagione”.
“Penso che, dato che il margine è molto stretto, non capita spesso di avere sei o potenzialmente otto vetture che possono vincere una gara. Ciò significa che quando non sei al top, puoi precipitare dalla prima all’ottava posizione. Se sei ottavo, il tuo punteggio è quasi nullo: il campionato può cambiare in poche settimane, anche se si dovesse verificare un ritiro o un incidente”.
“Sinceramente, non ho guardato la classifica e non so esattamente il divario di punti, ma credo che se una squadra fa doppietta e l’altra zero, la McLaren potrebbe arretrare o noi potremmo avvicinarci alla Red Bull. Ora ci concentriamo su Monaco senza pensare al campionato: questo è il messaggio che trasmetterò ai miei uomini. Concentriamoci su ciò che dobbiamo fare gara dopo gara” ha concluso.