Di Carlo Platella
I progetti in casa Ferrari si distribuiscono tra la competizione nel mondiale costruttori e il piano per il 2025, ma le due linee d’azione tendono a incrociarsi in vari aspetti. Uno di questi potrebbe riguardare il recente fondo testato a Las Vegas e riproposto anche in Qatar. Il suo utilizzo in un weekend Sprint potrebbe limitare una sua applicazione in gara, considerando i quasi 6 decimi di vantaggio che Charles Leclerc ha inflitto a Carlos Sainz durante le prime prove libere di Lusail.
Sperimentazione del materiale
Il fondo più recente sviluppato a Maranello aveva fatto la sua prima apparizione nel weekend precedente a Las Vegas. In quell’occasione, a provarlo era stato Carlos Sainz durante le sole FP1, ritornando poi alla specifica precedente per il resto del fine settimana. Tuttavia, non si è trattato di un rifiuto, dato che dall’inizio le intenzioni della Scuderia erano di effettuare dei test in vista del 2025, verificando la corrispondenza tra il circuito e la galleria del vento dopo gli ultimi interventi sulle strutture di Maranello. Ferrari, in particolare, è interessata a raccogliere dati sul comportamento della vettura in quelle condizioni in cui si avvicina maggiormente al suolo e rischia di toccare l’asfalto, uno scenario molto complesso da replicare in galleria.
Inaspettatamente, lo stesso fondo è stato riproposto in Qatar, nonostante la disponibilità di un’unica sessione di prove nel weekend Sprint solitamente scoraggi ulteriori esperimenti non direttamente legati alla preparazione del weekend stesso. Questa volta, a montare gli aggiornamenti è stato Charles Leclerc, che ha ottenuto il miglior tempo della sessione, superando di 4 decimi le McLaren e di quasi 6 Carlos Sainz, alle prese con la vecchia specifica.
È difficile determinare, basandosi su una singola sessione di libere, se il nuovo fondo rappresenti un progresso significativo o se il risultato sia principalmente dovuto a una migliore prestazione del pilota monegasco. Inoltre, Ferrari descrive le modifiche come marginali; tuttavia, l’effetto sulla guidabilità e sulle sensazioni percepite dal pilota è generalmente molto più rilevante rispetto ai piccoli guadagni di carico aerodinamico. Questo è particolarmente vero su una pista caratterizzata da curve veloci come quella del Qatar, dove l’asfalto liscio invita a ridurre l’altezza da terra, consentendo all’auto di lavorare proprio in quel contesto di prossimità all’asfalto, che è l’interesse principale di Ferrari con il nuovo fondo.
In attesa della gara
Ora la questione è se Ferrari preveda di utilizzare gli aggiornamenti anche durante le qualifiche e la gara, nonostante l’intento iniziale di limitarsi a svolgere dei test. La decisione di rimontare il fondo nell’unica sessione di prove libere in Qatar, invece di attendere il lungo fine settimana di Abu Dhabi, potrebbe indicare un debutto inaspettato delle novità. Una scelta di questo tipo potrebbe chiarire anche le dichiarazioni contraddittorie di Vasseur dei mesi scorsi, che ad Austin anticipava l’arrivo di ulteriori aggiornamenti in Qatar, per poi contraddirsi poche settimane dopo in Brasile.