Rivoltare le convinzioni
Livigno, 21 maggio 2024
Quella che nel progetto doveva essere la frazione 16 del Giro d’Italia 2024 vede adesso la sua storia stravolta: da Livigno a Santa Cristina Val Gardena/St. Christina in Groden (Monte Pana) con 206 km di programma, tutto è apparso chiaro dopo la cancellazione del Passo dello Stelvio, la mitica Cima Coppi, per l’abbondante neve e il pericolo di valanghe. La sopraggiuntiva Cima Coppi era diventato l’Umbrail Pass, ma le cose non sono andate meglio nonostante il paesaggio innevato di Livigno: la ‘nuova’ tappa 16 ora è di soli 121 km, con la partenza confermata da Spondigna alle 14, in mezzo ad una mattinata torrida nonostante i 5° di temperatura.
I dettagli
La giornata di riposo si era trasformata in palcoscenico di discussioni e preoccupazioni per il peggioramento delle condizioni atmosferiche, ma le decisioni, anche se con un po’ di ritardo, sono state rinviate alla mattinata della tappa. Inizialmente, per salvare la partenza da Livigno, colpita prima dalla pioggia e poi dalla neve, la direzione di gara aveva scelto una soluzione originale: trasferimento in bicicletta da Livigno al tunnel Munt Raschera , dove i ciclisti avrebbero cambiato mezzo per dirigersi a Prati allo Stelvio per una nuova partenza. Ma i corridori non hanno gradito, poiché nei 20 km di trasferimento in bici avrebbero dovuto affrontare comunque condizioni meteo difficili, considerando anche lo stato di salute fragile della carovana dopo un recente virus. Alla fine, dopo lunghe trattative tra Mauro Vegni, direttore della gara, i corridori, i rispettivi direttori sportivi e le associazioni di categoria, ad avere la meglio sono stati questi ultimi che hanno chiesto anche l’annullamento del trasferimento di 20 km da Livigno al tunnel Munt Raschera: di conseguenza, con una comunicazione ufficiale da RCS, si è deciso che la nuova località di partenza sarebbe Spondigna, raggiunta dai corridori con i mezzi delle rispettive squadre, senza bisogno di cambiare mezzo o passare in Svizzera. Così la ‘nuova’ tappa 16 subisce una decurtazione di 84 km dopo un’altra battaglia vista negli ultimi anni al Giro d’Italia, in favore della richiesta dei ciclisti che abbandonano la Valtellina per la Val Venosta con i bus delle squadre, al caldo, e non in bici come inizialmente previsto nella movimentata mattinata di trattative. Rimangono i 2 GPM finali, di prima e seconda categoria, dopo un lungo susseguirsi di salite e discese seguito da una pianura: a meno di ulteriori colpi di scena nella tappa maledetta del Giro d’Italia 2024.
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