Giro d’Italia: Prima Settimana, il Dominio di Pogacar
Napoli, 12 maggio 2024 – Si è conclusa la prima settimana del Giro d’Italia con una straordinaria performance di Tadej Pogacar. Il campione ha già conquistato tre tappe e ha dimostrato la sua autorità vincendo la cronometro di Perugia, mettendo così una seria ipoteca sulla corsa rosa.
Durante la nona tappa, Jonathan Milan ha subito una delusione venendo superato in volata da Olaf Kooij, che ha approfittato di uno sprint iniziato troppo presto dal ciclista azzurro. Il finale è stato movimentato dall’attacco di Narvaez, ripreso solo a poche centinaia di metri dal traguardo.
La Seconda Settimana del Giro
Il Giro sinora ha offerto grande spettacolo, ma sembra essere appannaggio di Tadej Pogacar. Dopo le prime salite e volate, la seconda settimana prevede tappe meno impegnative con due frazioni per velocisti e due di media montagna. La classifica generale potrebbe subire veri cambiamenti sabato, con la cronometro di Desenzano del Garda, e domenica, quando la carovana scalerà il Mottolino a Livigno.
La tappa conclusiva della settimana è particolarmente impegnativa, con ascese al Mortirolo, Foscagno e l’arrivo al Mottolino a 2385 metri di altitudine. Pogacar avrà l’opportunità di consolidare ulteriormente il suo vantaggio.
Da notare che martedì 14 maggio, con la decima tappa, il Giro ritorna su terreni montuosi ma il Gpm verso Bocca della Selva da Cusano Mutri è affrontabile con pendenze del 7%, che probabilmente non faranno una grande differenza. Attualmente, Pogacar indossa la maglia rosa con un margine di 2’40” su Daniel Martinez della Bora e 2’58” su Geraint Thomas della Ineos. Tra gli italiani, Antonio Tiberi occupa la sesta posizione con 4’23” e Lorenzo Fortunato la settima con 5’15”.
Percorso della Decima Tappa
La decima frazione porterà i ciclisti da Pompei a Cusano Mutri, con arrivo in salita a Bocca della Selva. Saranno 141 chilometri complessivi, inizialmente pianeggianti, ma con una seconda parte impegnativa. Dopo aver raggiunto la via Appia, si inizierà una lenta salita fino a Montesarchio, prima asperità del giorno non classificata come Gpm.
Successivamente, si scalerà il Camposauro, salita di seconda categoria di 7 chilometri con la vetta situata a 60 km dall’arrivo. Da qui, una discesa di circa 15 km porterà all’Intergiro di Guardia Sanframondi, terminante a 38 km dal traguardo. Si percorreranno strade con fondo variabile e numerose curve. Superata la galleria illuminata a Cerreto Sannita, inizierà la lunga salita finale di 18 km con una pendenza media del 5.6%, con punte massime del 14% nei primi chilometri. Gli ultimi chilometri, in costante ascesa, presenteranno una pendenza del 7%.