martedì, Aprile 22, 2025

Hakkinen: “Quando superai Senna nelle qualifiche, smise di rivolgermi la parola per settimane”

di VALERIO BARRETTA

Hakkinen, un debutto straordinario in McLaren

Quando si parla del più grande pilota di sempre in qualifica, è fondamentale includere Ayrton Senna. Sebbene si collochi al terzo posto in questa particolare classifica dietro a Lewis Hamilton e Michael Schumacher, il suo rapporto pole/GP è decisamente superiore (40% contro il 29% di Sir Lewis e il 22% del tedesco). Tuttavia, Magic, durante il terzultimo weekend in McLaren, venne superato dal debuttante (sulla vettura di Woking) Mika Hakkinen, che in griglia lo superò di soli 48 millesimi. Un affronto che il brasiliano accettò inizialmente: successivamente si scatenò infatti una discussione con il finlandese, che il campione del mondo nel 1998 e 1999 ha tuttora impresso nella memoria.

Le dichiarazioni di Hakkinen

Quei momenti con Ayrton come compagno sono stati incredibili. L’ho superato di poco alla mia prima qualifica, a Estoril: ho avuto un pizzico di fortuna, ma ho fatto le mosse giuste e sono riuscito a essere più veloce di lui. Penso di avercela fatta perché frenavo con il piede sinistro e lui con il destro, quindi ho guadagnato un po’ di tempo in curva“, questo il suo commento sul canale YouTube Socrates Dergi. “Dopo le qualifiche, mi ha chiesto come fossi riuscito, e io glielo spiegai in modo non troppo cortese. Lui si arrabbiò molto e mi disse: ‘Mika, quante gare hai vinto? Quante pole hai conquistato? Quanti titoli hai? Zero, quindi non venire a dirmi certe cose‘. Gli ho chiarito che stavo scherzando, ma non mi rivolse la parola per diverse settimane.”

Ayrton era estremamente fiero dei suoi successi, mentre io ero un giovane che non aveva mai conquistato niente e lo avevo battuto, pertanto era molto scosso emotivamente“, ha aggiunto.

Hakkinen – che prese il posto di Michael Andretti sulla MP4/8 – non sfigurò nemmeno nel secondo confronto diretto (a Suzuka), venendo battuto di soli 42 millesimi su una pista molto tecnica. Solo nell’ultimo GP – Adelaide – Senna lo sconfisse nettamente in qualifica, infliggendogli oltre sette decimi di distacco: “Ma nelle ultime due gare lui era realmente veloce, io non avevo alcuna chance. Così ho imparato la lezione. E ho capito che nel 1993 avrei dovuto ripartire da zero e comprendere come ragionava un campione del mondo.”

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