giovedì, Maggio 22, 2025

IL LANCIO Nuove aggiornamenti sull’area recintata dello Stadio Milan a San Donato tra agosto e settembre.

Novità riguardo allo stadio del Milan a San Donato

Come riporta il Cittadino, l’inizio dei lavori per la collocazione della barriera nell’area San Francesco di proprietà di Milan viene ritardato ad agosto e i lavori dovrebbero essere completati entro la fine di settembre. L’informazione è giunta dal Comune di San Donato Milanese in seguito a una comunicazione della società Sport Life City, partecipata al 90% dal club rossonero, nella quale è stato comunicato che è già stato siglato l’accordo con la società Autostrade per quanto riguarda gli interventi nella fascia di rispetto. Di conseguenza, la prossima settimana sarà firmato l’accordo con l’azienda che eseguirà i lavori e successivamente saranno necessarie tre settimane per la collocazione delle barriere.


In particolare, si parla di una recinzione che circonderà il perimetro dell’area per un totale di circa 1.500 metri con barriere metalliche rigide che verranno installate su basi in cemento, in stile new jersey, e che avranno un’altezza di due metri e mezzo. Allo stesso tempo, saranno bloccate le intrusioni anche nella Cascina San Francesco, che da tempo è stata oggetto di occupazioni da parte di abusivi principalmente legati al traffico di droga. Nelle vicinanze del vecchio edificio verranno chiusi i varchi creati dagli occupanti per accedere al edificio dismesso. Nel frattempo, continua la cooperazione tra il Milan, il Comune di San Donato e le forze dell’ordine per mantenere sotto controllo la zona fino al completamento dell’investimento previsto che consentirà l’accesso a San Francesco solo al personale autorizzato. L’assessore Massimiliano Mistretta ha commentato: «Dopo le opere di pulizia, il Milan ha confermato, e ha già dato il via ai preparativi, la volontà di procedere con la collocazione della recinzione, che è un’opera importante per l’intero territorio in quanto garantisce la sicurezza di una zona che era in uno stato di degrado ed era frequentata per lungo tempo da individui legati al traffico di droga».

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