Un Campionato Europeo Under 17 da protagonista assoluto
e da Miglior Giocatore per la Uefa, dopo aver saltato per punizione il primo match con la Polonia.
Un evento che ha confermato nuovamente l’enorme abilità di Francesco Camarda, il talento del 2008
che ha brillato nella finale contro il Portogallo segnando due gol che hanno portato l’Italia alla vittoria.
Una competizione chiusa con 4 reti, alcune delle quali da vero fenomeno
, per il più giovane esordiente di sempre in Serie A – a 15 anni, 8 mesi e 10 giorni in un incontro Milan-Fiorentina del 25 novembre 2023 – e che, al suo ritorno a casa, sarà festeggiato con un altro importante traguardo personale.
Il Milan
già ha in programma la sua promozione dalla Primavera alla formazione Under 23 per il prossimo campionato di Serie C,
si prepara ad annunciare la firma del suo primo contratto da professionista.
- CRESCITA COSTANTE – Compiti i 16 anni che permettono la firma del primo contratto triennale,
Francesco Camarda si sta preparando a entrare in una nuova fase della sua carriera.
Si appresta a giocare in palcoscenici sempre più competitivi, lontani dal settore giovanile dove ha eccelso in ogni categoria. Segnando molti gol e
migliorando continuamente e arricchendo il proprio bagaglio tecnico. Il primo anno nella Primavera del Milan, con l’allenatore Ignazio Abate e l’esperienza in Uefa Youth League fino alla finale persa con l’Olympiacos, è stato fondamentale
per fare un ulteriore passo avanti e attirare l’attenzione di diversi club internazionali.
NEL SEGNO DI IBRA – Le attenzioni di Manchester City e Borussia Dortmund hanno spinto il Milan ad accelerare la trattativa per proteggere il suo gioiello, superando alcune difficoltà
nel definire un affare che tutte le parti volevano portare a termine con successo. Perché il Diavolo ha capito fin dall’inizio di avere tra le mani una vera gemma e
Francesco Camarda non ha mai nascosto la sua passione per i colori rossoneri, dimostrata dalla sua presenza frequente a San Siro e dall’ammirazione per un campione come Zlatan Ibrahimovic.
Una volta idolo, ora figura chiave nel Milan. Osservando con l’occhio di un fratello maggiore o addirittura di una figura paterna, la crescita di uno dei migliori talenti del calcio italiano degli ultimi anni.
