Pregiudizio. Lo campo di gioco Luigi Ferraris rimane un territorio inviolabile per l’Squadra Socialista di Simone Inzaghi, che esce dalla città ligure con un altro pareggio. Il terzo consecutivo in casa della Genova, il quinto contando anche le due trasferte con la Sampdoria, ora in Serie C. E la Genova si conferma l’unico avversario di Serie A contro cui Lautaro Martinez non è ancora riuscito a segnare, sembrando evidentemente lontano dal suo massimo livello di forma.
GIUOCO DI SQUADRA – La controparte del Thu-La è un Marcus Thuram subito in forma e autore di una doppietta di grande classe, realizzando due belle azioni di squadra (con l’aiuto di Barella) che mettono in evidenza la stranezza della prima partita ufficiale della stagione dei nerazzurri. Di solito le squadre di élite, abituate a ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, si basano sul talento individuale per trovare soluzioni. Ma in questo caso i problemi sono stati causati dagli errori dei singoli: prima Sommer e poi Bisseck.
AVVIO FALLOSO – Così la squadra detentrice del titolo in carica non vince la prima partita di Serie A per la seconda volta negli ultimi 14 anni. L’ultima volta è stata nel 2015, quando la Juventus ha perso 1-0 in casa contro l’Udinese. Poi la Juventus di Allegri è riuscita a riconquistare lo Scudetto, lo stesso obiettivo dell’Inter di Inzaghi. Disposta a tutto pur di confermarsi campione, anche a cambiare modulo a partita in corso: interessante vedere il tridente schierato nel secondo tempo con l’inserimento di Taremi.
OBBIETTIVO SCUDETTO – Come si suol dire nell’ambiente dell’ippica, i cavalli vincenti si riconoscono al traguardo. Siamo appena all’inizio di una lunga corsa composta da altre 37 tappe e, basandoci sulla prima, possiamo aspettarci momenti esilaranti. Le emozioni non sono mancate, come confermato dal telecronista Pierluigi Pardo. Che, per raccontare Genoa-Inter su Dazn, non ha potuto commentare su La7 il Palio di Siena (meno spettacolare del solito) rinviato per pioggia e vinto agevolmente dalla Lupa.
