Jacobs paventa azioni legali, l’ambiente si deteriora – Quale avvenire per Tortu e la staffetta?
Dopo aver esaminato le recenti notizie riguardanti il caso Tortu/Jacobs, proviamo a ipotizzare le ripercussioni che potrebbe avere sull’ambiente atletico italiano, in particolare su quello maggiormente colpito, la staffetta 4×100.
Intanto, la prima notizia che si poteva prevedere è il contenuto della dichiarazione dell’entourage di Marcell Jacobs, con cui ci siamo messi in contatto direttamente tramite il suo manager Marcello Magnani:
“In riferimento all’articolo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano riguardante un’attività di spionaggio che sarebbe stata commissionata nei confronti suoi e dei suoi collaboratori, Marcell Jacobs non rilascia commenti, ma in attesa di ulteriori chiarimenti e verifiche ha incaricato il suo avvocato di valutare i profili legali, in quanto possibile parte lesa.”
Era prevedibile che si giungesse a questo punto e, indipendentemente da come procederà questa vicenda, l’aria dello sprint è diventata tossica forse in modo irreversibile. Non possiamo fare altro che supporre che Filippo Tortu sia totalmente estraneo ai fatti, ma cosa accadrà al primo raduno? E restando su Filippo, con che serenità potrà continuare a focalizzarsi sulla sua carriera, specialmente se dovesse emergere un’azione legale contro persone a lui molto vicine?
È plausibile che questa situazione possa segnare un cambio di rotta per lo sprinter lombardo e per la struttura di cui si è sempre affidato, dopo anni di immobilismo? Intanto, prendiamo atto di una novità (precedente a tutta questa faccenda): l’inserimento nel team di un nuovo preparatore per la forza: Stefano Serranò.