Scritto da Carlo Platella
Quest’anno, più che mai, a Monaco è difficile individuare un favorito per la pole position. Le curve strette sono il tratto distintivo del circuito monegasco, un’area in cui Red Bull ha fin dall’inizio dell’anno dimostrato di fare la differenza e dove McLaren ha migliorato con gli ultimi aggiornamenti. Al contrario, la Ferrari continua a soffrire nelle curve lente sin dall’inizio della stagione, perdendo quella agilità nelle basse velocità che invece era il punto di forza del progetto 2023. Tuttavia, secondo alcune simulazioni, la SF-24 è considerata la vettura più veloce a Monaco, previsione supportata dalla fiducia che emerge dai suoi portavoce. Nonostante la Ferrari sappia di non avere competitività nelle curve lente, le molte sfumature nella preparazione della gara a Monaco mantengono il Cavallino nella lotta.
Focus sulla Meccanica
Le dichiarazioni di Carlos Sainz nella conferenza stampa del giovedì sono interessanti. Lo spagnolo sottolinea che la SF-24 è effettivamente in difficoltà nelle curve a bassa velocità, ma allo stesso tempo, a Monaco, è molto importante il grip meccanico fornito dalle sospensioni. Le curve lente del Principato, con velocità tra i 100 e i 120 km/h, evidenziano la differenza tra le piste permanenti, dove l’aerodinamica ha un impatto significativo, e i tornanti da 50 km/h di Monaco, dove la qualità della meccanica è fondamentale.
Inoltre, la Ferrari mostra un buon equilibrio aeromeccanico sulle piste cittadine. La SF-24 riduce le perdite di carico a basse altezze da terra causate dai dossi e dai cordoli delle piste cittadine, riuscendo a stabilizzare le oscillazioni verticali del fondo senza irrigidire eccessivamente le sospensioni, garantendo un buon livello di carico aerodinamico. A Monte Carlo, inoltre, tutte le curve si trovano in un intervallo di velocità più stretto del solito, facilitando la ricerca dell’equilibrio rispetto ad altre piste, dove si tende a sacrificare le curve lente per migliorare la competitività nelle curve veloci.
In Caccia di Carico
Un’altra peculiarità della gara a Monaco è il livello di carico aerodinamico richiesto alle vetture, tra i più alti della stagione. Red Bull ha vinto l’edizione del 2023 senza avere un massimo carico aerodinamico, una scelta mantenuta anche per la sua erede. Nello sviluppo della RB20 a Milton Keynes si preferisce evitare di puntare sui massimi carichi aerodinamici, optando invece per una finestra di funzionamento più ampia per abbattere i tempi sul giro. Questa filosofia, se normalmente premiante, a Monaco potrebbe ritorcersi contro.
Invece, la Ferrari ha dimostrato un ottimo livello di carico aerodinamico, a volte a scapito di una velocità in rettilineo non più eccelsa come nel 2023. È importante considerare anche che con la variazione della configurazione aerodinamica, le prestazioni della monoposto possono cambiare, con la possibilità di guadagnare o perdere competitività rispetto ai rivali. Molto dipenderà anche dall’efficacia delle nuove ali posteriori, in debutto su tutte le auto per la gara a Monaco.
Una Ferrari più Forgivante
Un esempio emblematico è quello usato da Fernando Alonso per spiegare la particolarità dell’evento in Costa Azzurra: “In passato mi è capitato di venire qui con auto molto competitive che poi non lo erano e viceversa”. Questa frase riassume l’importanza della preparazione e della messa a punto per la gara a Monaco.
Non è un caso se Ferrari ha dedicato le ultime settimane a capire le ragioni della scarsa competitività nella scorsa edizione, nonostante una SF-23 teoricamente molto agile nelle curve lente ed efficace in trazione.
La Ferrari del 2023 era un’auto molto difficile da guidare, imprevedibile e che toglieva ai piloti la fiducia necessaria per spingere fino ai muretti di Monte Carlo. Al contrario, la SF-24 è notevolmente migliorata in termini di guidabilità grazie al lavoro congiunto sulla mappa aerodinamica e sulla nuova meccanica, apprezzata anche dal team principal della Haas. In breve, la Ferrari potrebbe non essere la favorita a Monaco, ma escluderla dalla lotta per la vittoria sarebbe sicuramente un errore che Red Bull e McLaren non sembrano intenzionate a commettere.