“Rifletto su Praga l’anno precedente, l’abbiamo affrontata in maniera ottimale ma alcuni eventi non ci hanno consentito di festeggiare. Preferirei non incontrare di nuovo le stesse situazioni, nessuno assicura la presenza in finale l’anno successivo. Domani ci tocca scendere in campo come se ogni pallone fosse l’ultimo della nostra carriera. Il dolore ha colpito me, così come i giocatori e l’intera città, per questo ci sforzeremo di ribaltare la situazione”.
Questo un estratto della conferenza stampa di Vincenzo Italiano, coach della Fiorentina, alla vigilia della finale di Conference League, la seconda consecutiva per la squadra viola. Nel 2023 subimmo una sconfitta per 1-2 contro gli inglesi del West Ham a Praga in Repubblica Ceca, con un gol di Bowen al termine dei tempi regolamentari che ancora perseguita gli incubi dei tifosi. Questa volta è Atene, contro l’Olympiacos. Molti lo identificano con la capitale greca, ma in realtà i biancorossi provengono dal Pireo, la città portuale vicina ad Atene, con una propria amministrazione autonoma. Quindi si può dire che i giocatori di Mendilibar giocheranno vicino a casa, ma non esattamente in casa. Addirittura, l’Agia Sophia, lo stadio della finale eretto nel 2022, è la casa dei rivali dell’AEK Atene.
Numero di motivazioni
Una recente consapevolezza, dopo la sconfitta dell’anno precedente. Il destino ha deciso di offrire una seconda opportunità a Italiano per concludere in bellezza il suo periodo con la Fiorentina; nessuna conferma, nessuna smentita, ma la verità è che il trainer di Ribera sta vivendo le sue ultime due partite in viola, la finale e il recupero di campionato contro l’Atalanta, inutile ai fini del campionato di Serie A con totale disprezzo di Lazio e Roma. Biraghi e i suoi compagni devono trionfare per se stessi, per onorare la memoria del povero Joe Barone, per condurre la nona squadra italiana in Europa nel 2024/25, ottenendo l’accesso all’Europa League e facendo avanzare il Torino in Conference. Per riportare un trofeo a Firenze dopo 23 anni (Coppa Italia 2001), e in particolare, un trofeo continentale dopo 63 anni (Coppa delle Coppe 1961). I tifosi del Milan affermano che dopo Istanbul c’è sempre Atene, facendo riferimento alla sconfitta in Turchia e poi alla vittoria in Grecia contro il Liverpool in finale di Champions tra il 2005 e il 2007. Potrebbe essere vero anche per i fiorentini?
SIMILE ALLA STRATEGIA DEGLI SPARTANI A PLATEA
Se vogliamo romanticizzare, è un po’ come l’esercito spartano tra le Termopili e Platea: prima la resistenza seguita dalla sconfitta dei Trecento contro un avversario più forte, i Persiani, poi, in pianura di Platea, ecco la rivincita, con un esercito unificato e una vittoria schiacciante. Chissà, forse andrà proprio così, e tutta (o quasi, le rivalità sono sacre) l’Italia, così come tutta la Grecia all’epoca, festeggerà. Oppure no, e allora sarà un dramma con la terza finale persa su tre in due anni. Ma anche se così fosse, non comprometterebbe granché la qualità del lavoro di Vincenzo Italiano, che ha preso una squadra in lotta per la salvezza e in tre anni l’ha sistemata stabilmente nell’albo del calcio europeo.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Ecco le ipotetiche formazioni della finale: Mendilibar, l’allenatore basco dell’Olympiacos, ha annunciato di avere le idee ben chiare, quindi immaginiamo la sua squadra ideale: i soli dubbi possono sorgere a sinistra, tra Ortega, tornato da un infortunio qualche giorno fa, e Quini, e a centrocampo, tra il più statico Iborra e il più dinamico Horta. In attacco confermato al 100% El Kaabi, capocannoniere del torneo con ben 10 reti. La formazione della Fiorentina dipende da Bonaventura, autore di gol l’anno scorso a Praga: se l’ex giocatore del Milan giocherà a centrocampo, allora la scelta sarà tra Barak e Beltran in trequarti; se invece il trequartista sarà proprio Jack, spazio a Mandragora in coppia con Arthur.
OLYMPIACOS (4-3-3): Tzolakis; Rodinei, Carmo, Retsos, Ortega; Hezze, Iborra, Ciquinho; Fortounis, El Kaabi, Podence. All. Mendilibar.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Arthur, Mandragora; Gonzalez, Bonaventura, Kouamé; Belotti. All. Italiano.
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