martedì, Aprile 22, 2025

La pista stravolge ogni previsione: Ferrari mette in atto una doppia strategia per fermare McLaren.

Di Carlo Platella
La prima giornata di attività in Qatar si chiude con la pole position conquistata dalla McLaren e da Lando Norris. Il risultato corrisponde alle attese della vigilia, ma non a quello emerso dalle prove libere, dove la Ferrari e Charles Leclerc avevano fatto la parte dei leoni. Il team britannico sfrutta l’evoluzione di un tracciato che si adatta alle esigenze della MCL38, ma dovrà prestare attenzione a un Cavallino che sta mettendo in campo una strategia non convenzionale. A complicare le cose, la variabile imprevedibile chiamata Mercedes.

Condizioni del tracciato

La giornata inizia in modo soddisfacente per le due McLaren, che chiudono le prove libere in seconda e terza posizione. Colpiscono in particolare i 4 decimi di distacco da Charles Leclerc, con Carlos Sainz insegue a meno di 2 decimi da Norris. Durante la prima sessione, i due piloti del team di Woking effettuano numerosi aggiustamenti, cercando di domare un’auto difficile da gestire a causa di un retrotreno instabile. In netto contrasto, si presenta la situazione durante le qualifiche Sprint, dove la McLaren domina in tutte e tre le sessioni, mentre le Ferrari chiudono in quarta e quinta posizione, distanti quasi 3 decimi dal poleman Lando Norris.

A modificare le condizioni tra le libere e le qualifiche è l’asfalto. Il calare della notte comporta un abbassamento della temperatura di 5°C e, in generale, un aumento del grip, fenomeno che sposta il bilanciamento della vettura maggiormente verso il retrotreno, con le gomme posteriori che risentono di più dell’aumento dell’aderenza. L’evoluzione del tracciato contribuisce a stabilizzare il retrotreno della McLaren, inizialmente soggetta a sovrasterzo, anche grazie ai correttivi apportati all’assetto. Ritrovato il giusto bilanciamento, Norris e Piastri riescono a sfruttare i punti di forza della MCL38, che trova nel Qatar un circuito amico grazie all’abbondanza di carico e alla stabilità in percorrenza nei lunghi curvoni.

© Copyright: Coates / XPB Images

La doppia scommessa della Ferrari

Mentre l’evoluzione del tracciato favorisce la McLaren, complica i piani della Ferrari. La Rossa, che già durante le prove libere presenta un retrotreno ben saldo, si ritrova in qualifica con un bilanciamento eccessivamente spostato verso il retrotreno, problema che si manifesta in Q3 con le gomme soft. Sia Leclerc che Sainz devono affrontare il problema di una vettura sottosterzante in ingresso e percorrenza, con l’anteriore che tende a scivolare verso l’esterno. Questa situazione non offre buone prospettive per la gestione delle gomme durante la Sprint, dato che l’asse anteriore è il più critico, ma l’uso previsto delle mescole più dure dovrebbe attenuare il problema.

Tuttavia, la Ferrari punta su una strategia audace, optando per una distribuzione delle gomme diversa rispetto ai rivali. Insieme a Williams, la Scuderia di Maranello è l’unica a utilizzare gomme dure durante le prove libere, invece delle mescole medie, rinunciando così alla possibilità di adottare una strategia a due pit-stop con un doppio stint su gomma dura. D’altra parte, la Ferrari si assicura un treno di gomme medie nuove, appena testate, da usare nella Sprint o in un secondo stint domenica, a meno che non decida di puntare direttamente su un singolo pit-stop, resa possibile da un tracciato con 15°C più fresco e maggiore grip rispetto al 2023.

L’altra scommessa della Ferrari è l’implementazione del nuovo fondo sulla vettura di Charles Leclerc anche per le qualifiche e la gara. Inizialmente questi aggiornamenti erano previsti come esperimenti per testare la correlazione in vista del 2025, ma i risultati positivi, specialmente in termini di fiducia del pilota e guidabilità, spingono il Cavallino a prendere questa decisione audace. Per contrastare la McLaren, però, sarà fondamentale rivedere il bilanciamento al termine della Sprint.

Mercedes, la terza incomoda

Le Frecce d’Argento si confermano in prima fila con George Russell, secondo e a pochi millesimi dalla pole. Il Qatar si presenta come una pista favorevole per la W15, con l’asfalto livellato che permette di abbassare l’altezza da terra senza attivare il temuto bouncing. Le curve veloci valorizzano le capacità dell’avantreno della Mercedes, mentre le temperature miti consentono alla vettura di rimanere entro la finestra di funzionamento delle gomme. Dalla seconda posizione, Russell mostra il potenziale per contendere la vittoria nella Sprint e rimettersi in gioco anche per domenica. Hamilton, settimo in griglia, evidenzia ancora qualche difficoltà nel giro secco, ma nella gara di sabato potrebbe mettere in difficoltà chi lo precede.

Russell nelle qualifiche sprint di Lusail 2024
Photo by Mark Thompson/Getty Images

Max Verstappen rientra tra gli avversari, chiudendo sesto a fine giornata a bordo di una Red Bull tornata a essere la quarta forza. Il tre volte campione del mondo afferma di trovarsi a suo agio nelle curve ad alta velocità, ma presenta delle difficoltà con l’avantreno nelle altre sezioni del tracciato. La maggiore difficoltà con la RB20 rimane il bilanciamento tra alte e basse velocità. Inoltre, Red Bull e Mercedes sono le uniche a effettuare simulazioni di gara con gomme medie, mostrando un degrado contenuto. Tuttavia, le forti differenze nei tempi suggeriscono carichi di carburante diversi, rendendo difficili le previsioni sui valori in campo.

SIMULAZIONI PASSO GARA GOMME DURE
Verstappen Russell Hamilton
1’29’’5 1’27’’8 1’27’’8
1’29’’4 1’27’’2 1’27’’7
1’28’’6 1’26’’7 1’27’’1
1’28’’1 1’26’’2 1’26’’7
1’27’’9 1’26’’4 1’26’’5
1’27’’5 1’26’’2 1’26’’3
1’27’’0 1’26’’4 1’26’’1
1’27’’0 1’25’’1 1’26’’7
  1’24’’8  
  1’24’’9  

L’altra battaglia

Mercedes si trova a recitare un ruolo chiave nel campionato costruttori, mentre più indietro si svolge un’altra sfida altrettanto accesa. Questa riguarda l’Alpine, che emerge come la migliore degli outsider grazie all’ottavo posto di Gasly, reduce dalla solida seconda fila di Las Vegas. La monoposto anglo-francese si esalta su tracciati livellati come quello del Qatar, permettendo di girare bassa e rigida, ma nel complesso la A524 mostra segni di progresso. La nuova ala anteriore presentata a Lusail, disponibile per ora solo per Gasly, rappresenta solo l’ultimo di una serie di aggiornamenti che hanno ripreso a arrivare dopo una pausa nello sviluppo durata sei mesi. L’Alpine dovrà tuttavia difendersi dalle dirette concorrenti Racing Bulls e Haas, che occupano rispettivamente la nona e decima posizione con Lawson e Hulkenberg. Ogni punto ora diventa cruciale, sia per il sesto posto sia per il duello al vertice tra McLaren e Ferrari.

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