Massimo Ferrero impaziente dopo gli accordi raggiunti ieri riguardo alla questione della Sampdoria
Il Viperetta non è soddisfatto dopo il processo in Tribunale: Richiedo un incontro diretto con Manfredi. Sono disponibile in qualsiasi momento, dove preferisce lui. Non ho nulla contro nessuno, cerco solo la verità” ha dichiarato a Il Secolo XIX. “Mi sono impegnato nei giorni scorsi per riuscire a trovare un accordo con tutti, e all’inizio della settimana avevo inviato un accordo firmato agli avvocati di Manfredi, che non mi è mai stato restituito firmato. Io pretendo soltanto ciò che mi spetta, i miei emolumenti“.
- Si parla approssimativamente di una somma di circa 2,5 milioni.
- Ferrero è furibondo: “E ora scopro di essere stato escluso da un accordo che avrebbe dovuto essere totale e completo. Sono stanco di essere preso in giro. Ho intrapreso nuove azioni legali, civili e penali, per far valere i miei diritti, annullare tutto. Credo nella giustizia. Vedremo… da questo momento è battaglia. Contro tutti”.
La Sampdoria e i suoi legali non sembrano preoccupati, poiché reputano non rientranti nei patti le richieste di Ferrero e che le sue nuove azioni legali, se del caso, potrebbero essere indirizzate a Gianluca Vidal e all’ad Fabio Toso. Il Viperetta già nel pomeriggio aveva diffuso un comunicato a Lapresse, dopo aver consultato i suoi legali, il professor Sammarco: “Nonostante quanto trapelato sulla stampa e sui social, devo sottolineare che nessun accordo è stato stabilito tra me e Manfredi e le sue società che rappresentano la maggioranza della U.C. Sampdoria. Per quanto mi riguarda, c’era la massima disponibilità a risolvere qualsiasi questione in sospeso, tanto che il testo dell’accordo era stato concordato in ogni sua parte dagli avvocati e firmato da me diversi giorni fa. Tuttavia, nonostante ciò, la firma di Manfredi non è mai arrivata e oggi non ha voluto chiudere la questione con me. Ormai non credo più a questi individui, ma proseguirò in tutte le sedi civili e penali per far valere i miei diritti e ottenere giustizia”.