Italiani a Miami
Tanti cittadini italiani risiedono, trascorrono le ferie o si nascondono a Miami. Sono tutti attratti dal clima e dall’atmosfera mondana che si respira in quel luogo, tuttavia il caffè dei locali, forse a causa dell’umidità, non è molto buono. Anche Charles Leclerc, domenica scorsa, ha bevuto un caffè molto amaro su un tracciato tecnico ma privo di autenticità, dove la Ferrari è stata impegnata sul fronte delle prestazioni complessive, ma non abbastanza per ottenere la vittoria.
Piano B o errore del box?
Dalle dichiarazioni di Leclerc al termine della gara emerge il forte sospetto che il team abbia commesso un errore nel toglierlo dalla lotta per la vittoria. La responsabilità potrebbe ricadere su quel ‘piano B’, comunicato al pilota monegasco via radio, che lo ha spinto ad anticipare al 19° giro il pit stop, mentre con le stesse gomme medie, non ancora degradate, Verstappen si è fermato solo 4 giri più tardi, Sainz ha proseguito per altri 8 giri e Norris, il vincitore, addirittura per 10. Al momento del pit stop, Leclerc era a 3’’8 da Verstappen, mentre Norris lo distanziava di oltre 11 secondi, la lotta per il primo posto era ancora aperta, la Ferrari era competitiva, ma la Red Bull non era al meglio e Verstappen ha persino commesso un errore finendo lungo in una curva.
Tutti i presupposti per una vittoria Ferrari
Quindi c’erano tutti i presupposti per un trionfo del team Ferrari. Tuttavia è stata la McLaren a vincere e la Ferrari non è riuscita a superare la Red Bull perché alla fine Leclerc aveva troppi chilometri sulle gomme e le sue prestazioni declinavano anziché migliorare, mentre Sainz aveva perso troppo tempo e subito dei danni nella lotta con Piastri. Un peccato.
Le dichiarazioni post-gara
Anche le dichiarazioni rilasciate all’arrivo testimoniano che qualcosa non è andato per il verso giusto. Vasseur, con un sorriso, ha parlato di un ritmo da vittoria, ma Leclerc ha smentito, mentre Sainz ha confermato le parole del capo sottolineando che senza le sue sfortune si sarebbe potuto lottare per la prima posizione. La Ferrari è stata competitiva, ma non è riuscita a primeggiare nel giorno meno brillante di Verstappen, il giorno in cui Adrian Newey è stato ospitato per l’ultima volta nel box della Red Bull, mentre tutti temono l’impatto del bagaglio di conoscenze ed esperienze che potrà portare alla Ferrari, con cui è in trattative da oltre un anno.
La vittoria di Lando Norris
Lando Norris, il pilota sorridente e meritevole, ha conquistato la vittoria, complice anche la fortuna della Safety Car che è intervenuta al momento opportuno. Un’ottima gara, una macchina superba, e un team diretto da Andrea Stella, uno dei talenti che Maranello ha lasciato andare senza comprendere ciò che avrebbe perso. La McLaren non ha ceduto, ha gestito bene le gomme Pirelli Medie e Hard, e Piastri sarebbe stato in zona podio senza il duello serrato con Sainz.
Il talento di Norris
Nonostante Norris non abbia ancora la maturità di Verstappen, Leclerc o Sainz per primeggiare costantemente, talvolta commette errori poiché è ancora in fase di crescita. Tuttavia, è un pilota pulito e corretto che non si arrende mai. Lo vedremo presto in testa, ma intanto, con la sua particolare personalità, ha una schiera di fan che lo adora sui social e nella vita reale. Anche questo è un successo, indipendentemente dal risultato finale.
Adesso Imola, dove il caffè è di qualità, a condizione che la Ferrari, con la vettura rivista e carica di speranze, abbia il tempo di apprezzarlo. Siamo tutti in attesa.
Tratto dal libro Caffé#93 di Pino Allievi – canale YouTube di FormulaPassion.it