martedì, Aprile 22, 2025

Lawson: “Fare tre sessioni di test non ufficiali in Messico invece di una sarà un grande vantaggio.”

Il pilota neozelandese si prepara per il prossimo evento

Liam Lawson ha dato il via al suo 2024 con slancio, partecipando a sei competizioni con la Racing Bulls. Il neozelandese ha terminato il Gran Premio degli Stati Uniti in nona posizione, conquistando subito spazio in classifica Piloti e eguagliando il suo miglior risultato di carriera ottenuto a Singapore nel 2023. In Texas, Lawson ha dovuto scontare una penalità sulla griglia di partenza a causa dell’installazione di un nuovo motore e ha avuto a disposizione solo una sessione di prove libere per familiarizzare con il circuito. In Messico, avrà oltre tre volte il tempo (almeno per prendere confidenza con il tracciato), poiché le FP2 saranno prolungate di 30 minuti per consentire alla Pirelli di raccogliere dati preziosi in vista del 2025.

“Il Messico presenta caratteristiche molto diverse rispetto ad Austin, a partire dall’altitudine che ‘richiede’ un assetto con alto carico aerodinamico – ha dichiarato Lawson – le velocità che raggiungiamo sono tra le massime della stagione, il che implica che nelle curve, specialmente nelle aree ad alta velocità del circuito, c’è molto meno carico deportante rispetto a un tracciato come Austin. L’aderenza è piuttosto ridotta, quindi le vetture tendono a scivolare molto, rendendo complicata la gestione degli pneumatici. Per quanto mi riguarda, ho avuto occasione di gareggiare lì solo una volta, in una sessione di prove libere nel 2022, quindi sarà un po’ simile a Austin; dovrò reimparare tutto, ma con il vantaggio di avere tre sessioni di prove libere invece di una sola. Speriamo che alcune delle conoscenze acquisite ad Austin possano essere utili questa settimana, ma dato che il circuito è così differente, adotteremo anche una configurazione della vettura notevolmente diversa. Non vedo l’ora di risalire a bordo.”

“Il Messico è un evento peculiare a causa dell’elevata altitudine del circuito; competiamo con il massimo carico aerodinamico ma la sensazione è simile a quella di avere le ali di Monza” – ha aggiunto Yuki Tsunoda“la mancanza di ossigeno si fa sentire un po’ anche fuori dall’abitacolo, ma non tanto quando si è al volante. Anche se non si tratta di un weekend Sprint, avremo a disposizione un po’ meno tempo del usuale per lavorare sulla messa a punto della macchina e assicurarci di avere i giusti livelli di raffreddamento su un circuito nel quale è facile surriscaldare molti componenti. Questo perché le FP2 saranno interamente dedicate a un test Pirelli per gli pneumatici del prossimo anno. Sono entusiasta di tornare a competere subito per cercare di redimere il weekend di Austin.”

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