Come McKennie: periodo di riposo prolungato. Anche per Wojciech Szczesny, ormai vicino alla partenza. Non sa ancora dove, ma conosce il motivo: la Juventus ha fatto una scelta decisa, optando per Michele Di Gregorio come titolare della porta nella prossima stagione. E Tek ha compreso le motivazioni del club – non legate al suo stato fisico o alla qualità, bensì al cospicuo stipendio percepito -, quindi sta agendo di conseguenza. Con un approccio franco alla situazione: non ha alcuna fretta di prendere una decisione. Le sue condizioni, supportate anche dai rapporti con la Juve, gli permettono di farlo con serenità.
I RAGIONAMENTI –
Sembrava potesse valutare un trasferimento in Arabia Saudita, ma con l’Al Nassr di Ronaldo non si è mai arrivati a una trattativa concreta. Tra Europei e considerazioni più ampie (lo stesso portiere ha da poco avuto un altro figlio), Szczesny ha esplorato principalmente le opportunità in Europa. Non ha escluso l’opzione Monza, pur essendo consapevole delle difficoltà di sostenere il suo salario, ma ha anche valutato la possibilità di rimanere al top. Anche con l’obiettivo di puntare al prossimo Mondiale con la nazionale polacca, eliminata prematuramente dall’ultimo campionato europeo. La situazione è ancora in bilico a oggi.
LE SQUADRE –
Szczesny sta approfittando del tempo con la famiglia, ma è una situazione temporanea. La Juventus gli ha concesso margine e tempo per organizzarsi e accelerare i tempi. La sua partenza potrebbe sbloccare diverse situazioni in entrata, fornendo un po’ di respiro a Cristiano Giuntoli, il quale deve piazzare almeno cinque giocatori “in esubero”, tra cui il portiere polacco. Dove potrebbe finire? Ancora in Arabia, con l’Al Ittihad. E il Monza continua a sognare il colpo, senza aspettare l’ultimo giorno di mercato. Per la Juventus, la partenza servirebbe molto prima. Perché i suoi 7 milioni l’anno sono un ostacolo alla sostenibilità, come dichiarato anche dall’ex AD Scanavino prima di lasciare il posto a Thiago Motta: “Competitività e sostenibilità”. Su Szczesny e la competitività non ci sono dubbi. È la sostenibilità che ha interrotto il rapporto tra Tek e la Signora.