La questione dell’impianto sportivo Flaminio alla squadra di calcio Lazio
L’assessore al settore sportivo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, ha dichiarato al programma Radio Roma Sound che l’amministrazione comunale non rimarrà in attesa indefinita che il Presidente Lotito presenti il progetto definitivo per la ristrutturazione dello stadio.
Non mi è noto quando Lotito presenterà il progetto, non ho alcuna idea in merito. Se il progetto di Lotito è convincente, noi non terremo l’attesa per sempre, è abbastanza chiaro. Ma questa mia affermazione risale a due anni e otto mesi fa, motivo per cui non sono stato particolarmente apprezzato dal presidente Lotito.
Progetto Fantasioso
“Attualmente, la proposta più tangibile è quella presentata dalla Roma Nuoto” ha precisato l’assessore, evidenziando che il progetto di quest’ultima era già stato sottoposto all’amministrazione precedente. Al contrario, quello della Lazio è ancora in fase puramente ipotetica, ha sottolineato Onorato: “Continuiamo ad assistere a questa progettazione piuttosto fantasiosa da parte di Lotito e della Lazio. Fantasiosa nel senso che, a parte un rendering visionato da me, se la Lazio desidera presentare un progetto, dovrà recarsi al Campidoglio e sottoporlo al Sindaco e a tutti gli assessori competenti: urbanistica, mobilità, patrimonio, commercio. Qualora avessero intenzione di effettuare un investimento nella zona, si potrebbe organizzare una conferenza dei servizi in quanto la legge permette la convocazione di conferenze parallele. Resta ancora in sospeso la proposta della Cassa Depositi e Prestiti, la quale finora non ha portato a un progetto concreto. Non ripeteremo gli errori delle amministrazioni precedenti, desideriamo porre la prima pietra e avviare i lavori per valorizzare il Flaminio. Successivamente valuteremo la presenza di investitori privati poiché nel caso in cui questi ultimi, per ragioni tecniche o economiche, non si facessero avanti, il Comune di Roma, analogamente alla riapertura del Palatiziano, potrebbe considerare un intervento sul Flaminio”.