Si deve approvare il salto in lungo a battuta libera o no?

La campionessa olimpica tedesca Malaika Mihambo ha trionfato nella prima competizione sperimentale di Düsseldorf (anche se precedenti eventi simili erano già stati realizzati) con un salto di 6,87 metri, precedendo l’olandese Pauline Hondema  (6,68 m) e la bulgara Plamena Mitkova (6,66 m). La differenza tra la modalità tradizionale e il nuovo metodo di misurazione è stata notevole: il miglior salto della Mihambo utilizzando la zona di stacco “libera” è stato inferiore di quasi mezzo metro rispetto al suo risultato con l’asse convenzionale (6,39 m), dove ha anche registrato quattro tentativi nulli.

È importante ricordare l’obiettivo di questa gara: l’iniziativa, patrocinata da World Athletics e guidata da Sebastian Coe, intende ridurre i tentativi nulli e incrementare l’attrattiva dell’evento. Ai Campionati del mondo del 2023 a Budapest, un terzo dei tentativi effettuati non sono stati validi, interrompendo così la “narrazione” della competizione.

“Il nostro sport ha 150 anni di storia. Ci sono aspetti sacri che desideriamo conservare, ma ci sono anche elementi che non coinvolgono i tifosi”, ha dichiarato Coe dopo il campionato in Ungheria. Con la nuova zona di stacco, i salti vengono misurati dal punto in cui il piede lascia la pedana all’interno dell’area designata, eliminando la necessità di una precisione estrema e limitando i tentativi nulli.

Sebbene abbia mostrato cautela nei confronti del nuovo sistema, la Mihambo ne ha riconosciuto il potenziale. “È un cambiamento stimolante. Ci sono dettagli che necessitano di affinamenti, ma nel complesso credo sia un’idea straordinaria“, ha affermato ai microfoni della televisione ARD. Ha anche notato un miglioramento nel sentire il decollo, aggiungendo: “Lo slancio è decisamente migliore rispetto al salto dalla tavola con solo mezzo piede.”

Il suo allenatore, Uli Knapp, ha accolto favorevolmente l’innovazione e ha sottolineato le affermazioni della sua atleta. “È stato sicuramente più emozionante per il pubblico, visto che ci sono stati meno salti nulli. Rende la competizione più coinvolgente. Sono aperto ai cambiamenti, proprio come Malaika“.

Nonostante ciò, non tutti condividono il loro entusiasmo. Uno dei critici più accaniti è stato Carl Lewis, quattro volte campione olimpico nel salto in lungo (1984-1996). L’americano, considerato uno dei più grandi atleti della storia, sostiene che questo mutamento indebolisca l’essenza della competizione. “Elimina la parte più complessa della sfida. La precisione all’inizio è ciò che distingue i grandi saltatori dagli altri“, liquidando l’idea come un “pesce d’aprile“.

Al momento, la nuova regola è ancora in fase sperimentale. World Athletics deve ancora stabilire se sarà adottata in eventi sportivi internazionali multipli come i Giochi Panamericani, i Giochi del Pacifico e i Giochi Europei, o se potrebbe debuttare a Los Angeles 2028, se approvata.