Leclerc è ottimista
Una settimana fa il campionato, poi l’impresa del Qatar, a 12 mila chilometri di distanza, con 11 fusi orari di differenza. Max Verstappen sta attraversando un periodo strepitoso che lascia tutti senza parole. La pole position di Losail è un vero capolavoro per intenditori, a cui lui teneva particolarmente, poiché aver conquistato il titolo a Las Vegas piazzandosi quinto non gli è andato a genio. Gli occorreva un qualcosa che evidenziasse il suo valore. E su una pista rapidissima e temibile come quella del Qatar è giunto il suo trionfo. Una prestazione straordinaria se consideriamo che poche ore prima Verstappen si era classificato ottavo nella gara Sprint dando quasi l’impressione di essere spento.
Tuttavia, preparava la sua rivincita e proprio il mini-GP gli ha fornito l’occasione per comprendere in che modo modificare l’assetto della sua monoposto, per sfoderare il colpo da maestro. La Red Bull gli ha offerto un notevole supporto. E dal cilindro è spuntato il giro eccezionale che Max ha utilizzato per zittire tutti, superando Russell di una frazione e poi Norris terzo a 2 decimi, Piastri quarto, Leclerc quinto a 3 decimi con Hamilton 6° e Sainz 7°. Poco importa, in questo contesto, il fatto che sia stato retrocesso di una posizione, perché la prestazione rimane.
Avrebbe dovuto essere la giornata della McLaren, quella della vigilia, invece Verstappen è stato davanti proprio alle vetture favorite. Ma conta rimanere in testa anche in gara. La sua performance ha beneficiato di una Red Bull finalmente performante – con i tecnici rimasti – che ha tirato fuori un colpo di genio dopo la partenza di Adrian Newey e molti altri. Se consideriamo che rispetto alle qualifiche Sprint di venerdì, Verstappen ha migliorato il suo tempo di 8 decimi e Perez di 1’’3, mentre la McLaren ha fatto un progresso di 4 decimi e il duo Ferrari-Mercedes di mezzo secondo.
La gara, però, rimane un’incognita per tutti, anche se nella corsa per il mondiale costruttori, che vede attualmente la McLaren avanti di 30 punti, la squadra britannica ha posizionato le sue auto davanti alle “rosse”. Poiché i sorpassi sono molto complessi, Norris e Piastri sono in posizione privilegiata, ma sarà il degrado degli pneumatici a determinare tutto. E qui c’è una notizia rassicurante, poiché Leclerc nella gara Sprint ha ottenuto il miglior tempo assoluto dopo 18 giri, con un notevole margine sugli avversari. “Siamo in fiducia”, afferma Charles. “Dobbiamo continuare a spingere”, mormora Norris che ieri, dopo il successo nella Sprint, non ha ritrovato in qualifica l’aderenza che sperava.
Per quanto riguarda Verstappen e Russell, che in teoria dovrebbero contendersi la vittoria, le incertezze rimangono le stesse. La Red Bull, nel lungo termine, è un punto interrogativo mentre la Mercedes, secondo Russell, è pronta a riconquistare il podio e lui è in grande forma, avvantaggiato dalla inaspettata pole position.
La gara Sprint, insipida, ha comunque offerto un attimo di emozione intensa, con un riscontro su un futuro non lontano: è accaduto quando Leclerc ha attaccato Hamilton dando vita a un duello, per tre curve consecutive, carico di aggressività e adrenalina. Ha avuto la meglio Charles, ma si stava battagliando per il quinto posto: poco conta, era una questione d’onore. Tuttavia, chi doveva afferrare il senso della situazione, ha capito subito quale atmosfera si respirerà nel box Ferrari, tra soltanto due gare…