Enzo Ferrari e la sua fama negli Stati Uniti
Enzo Ferrari non aveva mai visitato gli Stati Uniti, ma era fiero del fatto che le sue auto da sogno fossero tanto ammirate in questo importante mercato mondiale. Non sorprende che tra i suoi primi acquirenti ci fossero banchieri, industriali e star del cinema provenienti da città come Cincinnati, New York e Los Angeles. La figura del famoso costruttore di Maranello è stata idealizzata in America, tanto che di recente è stato persino realizzato un film su di lui diretto da Michael Mann. Ieri, per un attimo, sembrava di vedere Enzo Ferrari ai box di Miami, ma in realtà era suo figlio Piero, che sperava che Leclerc o Sainz gli regalassero la pole position. Purtroppo Verstappen ha superato entrambi come già successo nelle gare precedenti, ma con un vantaggio minimo che fa pensare che l’esito del gran premio non sia scontato.
Equilibrio tra Red Bull e Ferrari
Sul giro secco, la differenza tra Red Bull e Ferrari è minima. Nella gara Sprint, Verstappen e Leclerc hanno concluso i primi 19 giri praticamente insieme. Ma sull’arco di 59 giri, cosa accadrà in termini di degrado delle gomme? Verstappen è ottimista, così come Leclerc, mentre Sainz, terzo, è pronto a cogliere le opportunità. Charles considera la partenza cruciale, poiché potrebbe sfruttare la scia di Max per superarlo dopo le prime curve. Ha espresso questo concetto in modo chiaro, lasciando intendere che in questa occasione la Ferrari ha realmente la possibilità di competere alla pari con una Red Bull il cui vero limite deve ancora emergere. La pista di Miami è insidiosa e sconosciuta per quanto riguarda l’usura delle gomme nel lungo termine, una sfida che coinvolge tutti i team, compresa la McLaren con le coperture Medie Pirelli.
Il futuro del Gran Premio
Ci aspetta quindi un gran premio pieno di incertezze. Una vittoria della Red Bull sarebbe una fra tante, mentre un successo della Ferrari porterebbe un enorme riconoscimento, considerando anche il lancio della magnifica 12 Cilindri e altri importanti eventi, come il fatto che la Casa di Maranello ha regalato agli Stati Uniti il primo campione del mondo di Formula 1 in Phil Hill, senza dimenticare che sulla SF24 la maggioranza degli sponsor sono americani (11 per l’esattezza), o i modelli del Cavallino Rampante dedicati a città e stati americani. Una connessione profonda basata su stima, vittorie ed emozioni: in questa prospettiva, Miami, simbolo di lusso e mondanità, gioca un ruolo fondamentale. Chissà che una vittoria oggi non possa trasformare Miami in un futuro modello di Ferrari…
