domenica, Ottobre 6, 2024

Monaco, strategie Pirelli: “Possibile pressione su Ferrari e McLaren che potrebbe indurle a commettere errori”

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  <h3><em>Scritto da Carlo Platella</em></h3>

  <p>Faltano poche ore al via del Gran Premio di Monaco, con Charles Leclerc e la Ferrari pronti a partire dalla pole position. Le strette vie del Principato rendono i sorpassi storicamente improbabili, elevando l' <strong>importanza delle strategie di gara</strong>. Cruciali saranno la partenza e la gestione del graining durante i delicati momenti del pit stop, come chiarisce <strong>Simone Berra</strong>, Ingegnere Capo Pirelli.</p>

  <h2 class="wp-block-heading">Duello Ferrari-McLaren</h2>

  <p>Le prime file della <a href="https://www.formulapassion.it/f1/f1-risultati/gp-monaco-2024-griglia-di-partenza-pole-position-leclerc-verstappen-ferrari-qualifiche-sainz-hamilton-norris">griglia di partenza</a> vedranno affiancate le Ferrari e le McLaren, suggerendo una competizione tattica due contro due. <em>"Sarà affascinante, le posizioni sono alternate, quindi </em><strong>un team potrebbe costringere l'altro all'errore</strong><em>",</em> osserva Berra. <em>"Se c'è abbastanza margine, una vettura potrebbe fermarsi prima per spingere le altre a fare lo stesso".</em></p>

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  <p>Una delle prime variabili significative è la scelta delle gomme al via, che non è affatto scontata. <em>"Non sappiamo cosa pensino i team, ma l'anno scorso alcuni hanno scelto di partire con le dure</em>", continua l'ingegnere Pirelli. <em>"La prima curva è molto vicina, quindi anche senza l'aderenza extra delle medie rispetto alle dure,</em><strong> sorpassare è estremamente difficile dato lo spazio ristretto</strong><em>. Così avresti le medie per la seconda parte, evitando le dure dopo il pit stop che sono più lente a entrare in temperatura. Se volessi tentare un undercut, [le dure] non sarebbero così adatte. Con le medie avresti più opportunità, poiché appena uscito dai box potresti spingere subito. Chi risponderà il giro successivo potrebbe essere superato".</em></p>

  <p><em>"</em><strong>La gomma morbida all'inizio non è completamente esclusa</strong><em>, ma non la vediamo vantaggiosa",</em> aggiunge Berra. <em>"Potrebbe essere scelta da chi parte dietro o dalla pit lane, fare qualche giro, rientrare e poi avere aria pulita per continuare con le dure. A parte questa strategia, la soft non sembra utilizzabile".</em> Alcuni team, in particolare Haas, hanno testato la soft al venerdì per dieci giri con pieno carico di carburante, mostrando una prestazione decente. Tuttavia, la sostenibilità della gomma morbida sarà messa a dura prova in gara, quando le temperature dell'asfalto saranno di circa 10°C più alte.</p>

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  <figcaption class="wp-element-caption">© Copyright: Moy / XPB Images</figcaption>
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  <h2 class="wp-block-heading">Gestione del ritmo</h2>

  <p>La fase iniziale della corsa si prevede simile a quella di Singapore, con il leader che impone un passo molto conservativo per preservare le gomme, compatando le vetture a seguirlo. <em>"Mi aspetto i </em><strong>primi 10 giri molto tranquilli</strong><em> per gestire il ritmo e il graining</em>", conferma lo Chief Engineer Pirelli.<em> "In seguito, chi è in testa potrebbe cercare di spingere per costruirsi un margine di 3-5 secondi per contrastare il pit stop dei concorrenti dietro".</em></p>

  <p>La chiave sarà mantenere la vita delle gomme per poi accelerare in vista del pit stop, giocando sul tempismo delle soste: <em>"</em><strong>Non ci aspettiamo che l'undercut sia particolarmente potente</strong><em>, a meno che il distacco non sia minimo, intorno al secondo. In tal caso ci potrebbe essere una chance di sorpasso, ma se il divario è di 3-4 secondi diventa complicato guadagnare abbastanza. Gestendo le gomme, sapendo che l'auto dietro si è fermata, si può spingere un po' di più, fermarsi e coprire la posizione".</em></p>

  <p><em>"Non vedo l'undercut particolarmente efficace",</em> prosegue Berra. <em>"Forse è più forte l’overcut in questa situazione. Se qualcuno sbaglia strategia e si ferma troppo presto potrebbe ritrovarsi nel traffico. È più vantaggioso prolungare il più possibile e assicurarsi di mantenere la posizione".</em> Queste parole dell'ingegnere Pirelli corroborano quanto visto a Monaco fino al 2021, ultima edizione svoltasi completamente sull'asciutto.</p>

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  <figcaption class="wp-element-caption">Oscar Piastri durante le qualifiche a Monaco</figcaption>
  </figure>

  <h2 class="wp-block-heading">Ferrari, il passo c'è</h2>

  <p>Si prevede una gestione delle gomme che non si focalizzerà sul tradizionale degrado termico, ma piuttosto sul graining, un ambito in cui la Ferrari ha spesso eccelso: <em>"Sicuramente</em><strong> il graining influirà sulla prestazione</strong><em> dell'asse anteriore. Sull'asse posteriore ci aspettavamo più graining, ma le gomme sono risultate piuttosto pulite. Probabilmente i team hanno preferito proteggere di più il posteriore a scapito dell'anteriore".</em></p>

  <p><em>"L'asse anteriore è gestibile col graining, non ci sono problemi particolari, poiché qui non ci sono curve ad alta velocità"</em>, continua Berra. <em>"Alla fine dello stint, o comunque dopo un numero di giri, l'asse limitante per la prestazione sarà il posteriore".</em> I dati raccolti finora sono comunque ottimistici per il Cavallino: <em>"Nelle simulazioni del venerdì </em><strong>Ferrari era molto forte all'inizio del long run</strong><em>, anche con Sainz. Se Ferrari possedesse un extra ritmo e mantenesse la testa alla prima curva, sicuramente potrebbe controllare la gara, preoccupandosi meno delle mosse di McLaren".</em></p>

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