Analisi della Gara di Monaco
Articolo di Carlo Platella
Come prevedibile, la gara nel Principato è stata avara di emozioni, ma il weekend del Gran Premio è stato ricco di spunti, culminando con la splendida vittoria della Ferrari e del beniamino locale Charles Leclerc. La difficoltà della SF-24 nei tratti lenti non lasciava presagire un weekend promettente per la Scuderia, che però ha mostrato le altri punti di forza della Rossa 2024 a Monaco, rafforzando l’idea di poter lottare per il titolo mondiale.
Caratteristiche della Ferrari
È comune affermare, e a ragione, che Monte Carlo sia un circuito atipico nel calendario, poco rappresentativo dei reali valori in pista. Tuttavia, proprio la sua natura estrema tende a esasperare i pregi e i difetti delle auto, consentendo di apprezzarne meglio le peculiarità. La trazione e l’agilità nei tratti lenti sono due delle qualità più premianti nel Principato, dove Red Bull e McLaren continuano a eccellere, mentre Ferrari ha sofferto nelle basse velocità nella prima parte di stagione.
Monaco mette in evidenza anche come la Rossa, alle basse velocità e in assenza di carico aerodinamico, sia tra le vetture migliori nel gestire le imperfezioni del tracciato, permettendo ai piloti di aggredire i cordoli senza destabilizzare la vettura. Un pregio della SF-24 che si è manifestato pienamente e che ha consentito alla Scuderia di competere alla pari con la McLaren, dominando le qualifiche per pochi decimi. Questo vantaggio non si limiterà a Monaco, ma sarà utile anche in Canada e a Singapore. Inoltre, Ferrari ha un altro punto di forza nelle curve veloci, con il potenziale per brillare su piste come Silverstone.
Un Campionato Aperto
Il risultato di Monaco non indica una Ferrari magicamente favorita per il campionato, ma dimostra che ha le qualità per competere per il gradino più alto del podio su certe piste, mentre su altre dovrà inseguire. “Ci saranno piste diverse con disegni e caratteristiche differenti, meglio adattabili a McLaren o Red Bull. Fino alla fine della stagione ci saranno alti e bassi”, riflette Vasseur.
Anche la Red Bull, nonostante le difficoltà sui dossi di Monaco, aveva il potenziale per terminare a podio con Verstappen, se non fosse stato per l’incidente in qualifica. L’errore dell’olandese evidenzia una squadra sotto pressione come mai prima, dove le debolezze del progetto e le imprecisioni strategiche o di guida non sono più mascherate. “Max ha fatto più errori a Imola che nelle ultime tre stagioni. Succede quando devi spingere di più. Se sei nella tua comfort zone, non sbagli e credo che loro fossero in quella situazione”, commenta Vasseur, avvisando: “Non dobbiamo trarre conclusioni affrettate, torneranno più forti.”
L’Assetto Ottimale
La vittoria di Monaco permette a Ferrari di cancellare l’amara edizione del 2023. Oltre alla macchina, è migliorata anche la messa a punto e la preparazione al weekend. Carlos Sainz ha spiegato come nelle ultime settimane a Maranello si è lavorato per capire le ragioni della scarsa competitività nel Gran Premio dello scorso anno. A questo si è aggiunto un lavoro di ottimizzazione dell’assetto per il giro secco, una disciplina che non era un punto di forza della SF-24. Tuttavia, Sainz era fiducioso: “Qui tutto si gioca in qualifica, che sappiamo non essere il nostro punto forte. Credo però che con un paio di accorgimenti si possa vincere”.
L’ottimismo era giustificato dal fatto che la minore incisività della Ferrari 2024 in qualifica non dipende solo dal progetto, ma da un approccio generalmente rivolto a prioritizzare il passo gara anche nella messa a punto. “Abbiamo convinto tutti che i punti si assegnano alla domenica”, spiega Vasseur. “Questo vuol dire che nella preparazione del weekend e nelle scelte di assetto devi concentrarti di più sulla gara e sta ripagando. Certamente a Monaco l’attenzione è per la qualifica, ma in Canada sarà un’altra storia. Quest’anno nella preparazione ci concentriamo molto di più sulla domenica”. Un approccio opportunamente adattato a Monte Carlo, dove Ferrari ha puntato alla valorizzazione delle qualifiche, scegliendo un assetto specifico per il giro secco che ha portato alla pole position di Charles Leclerc.
L’Importanza della Guidabilità
Un’altra qualità, ormai nota, che emerge dalla vittoria della Ferrari a Monaco, è la guidabilità. Gli esponenti della Scuderia hanno sottolineato più volte quanto la guidabilità fosse un obiettivo chiave per il progetto 2024, dopo la poco prevedibile SF-23. I progressi su questo fronte erano già evidenti, ma la fiducia infusa dall’auto ai piloti, in particolare a Charles Leclerc, è stato un altro fattore decisivo nelle delicate qualifiche monegasche, dove arrivare a sfiorare i muretti è cruciale.
Mantenere la guidabilità e il bilanciamento sarà un tema centrale nello sviluppo di queste monoposto, che potrebbe rafforzare o rompere l’attuale equilibrio tra Red Bull, Ferrari e McLaren. Un esempio è Aston Martin, che fatica da un anno a trasformare gli aggiornamenti e l’aumento del carico aerodinamico in miglioramenti cronometrici, a causa di un bilanciamento imperfetto. “È nella natura di queste macchine. Quando aggiungi carico, diventano più critiche e difficili da guidare”, testimonia Alonso. Il rischio è che anche uno dei team di vertice possa incappare in un errore simile a quello di Aston Martin, un’ipotesi tanto più probabile quanto più aumenterà la pressione in una corsa al titolo apertissima.