di VALERIO BARRETTA
Perez respinge le speculazioni sul suo avvenire
Nella fase di preparazione al GP di San Paolo, sono proliferate le indiscrezioni riguardo al futuro di Sergio Perez, deludente anche nella sua patria. Il pilota della Red Bull ha di nuovo mostrato prestazioni insufficienti, rimanendo coinvolto in una prematura eliminazione in Q1, una partenza incredibilmente “fuori posizione” (che gli ha comportato una sanzione) e un contatto sfortunato con Liam Lawson che ha compromesso la sua Red Bull.
Dopo la corsa, conclusa tristemente nelle retrovie, il team principal Chris Horner ha dichiarato che la Red Bull ha fatto ogni sforzo per assistere Checo, sottolineando che la Formula 1 è uno sport dove le prestazioni contano. Dichiarazioni che, unite a quelle del consulente Helmut Marko, sembrano sancire la conclusione dell’avventura del messicano nel team di Milton Keynes: tuttavia, Perez si sente al sicuro.
Le dichiarazioni di Perez
Checo sostiene non solo che Interlagos non sia l’ultima corsa in Red Bull, ma anche che continuerà a occupare il suo posto per l’anno prossimo (il contratto è stato infatti rinnovato con un “1+1” a giugno, ma come in ogni intesa ci sono clausole di risoluzione legate alle prestazioni): “Non sarà la mia ultima corsa in Red Bull. Sono solo chiacchiere, in fin dei conti. Mi vedrete a Las Vegas, mi vedrete l’anno prossimo. Non sono io a dovermi preoccupare”, ha dichiarato Perez a Interlagos. “So che rimarrò, è tutto ciò che posso affermare“.
“Ciò che è accaduto fa parte della storia”, ha aggiunto in merito al GP di Città del Messico. “Andiamo avanti e consideriamo i primi dieci giri come un’opportunità. Abbiamo compreso cosa è successo in qualifica, abbiamo identificato i problemi, abbiamo cercato di risolverli per domenica e credo che siamo andati nella direzione giusta, questo è sicuramente incoraggiante, ma se osserviamo il ritmo di McLaren e Ferrari sembra che nelle ultime due gare abbiano raggiunto un altro livello“.
