Emozione improvviso
Stupore: è possibile una intera fase di montagna con temperature basse e precipitazioni. Dopo l’incidente di Livigno, con i disguidi tra gli organizzatori e i rappresentanti dei ciclisti, il Giro ritorna alla normalità: la competizione decisamente decisa non vedrà giornate memorabili, ma sicuramente più divertenti e dignitose rispetto a quella di due giorni fa.
La gioia del giovane ciclista
Ad entusiasmarsi maggiormente è un giovane tedesco di 22 anni, Georg Steinhauser, che festeggia per la prima volta sul passo Brocon da quando compete nell’elite. Proviene da una famiglia di ciclisti: suo padre Tobias è stato un professionista per dieci anni, ha iniziato in Italia con la Refin di Primo Franchini e ha ottenuto i suoi successi principalmente nelle gare a cronometro. È anche nipote di arte: lo zio Jan Ullrich ha vinto un Tour, una Vuelta e un’Olimpiade prima di scontrarsi con Armstrong e affrontare problemi personali che lo hanno portato sull’orlo del suicidio. In altre parole, anche per lui la passione per il ciclismo è una tradizione di famiglia.
La vittoria di Steinhauser
Dopo essersi classificato terzo domenica sul Mottolino a Livigno, il giovane Georg (se così possiamo chiamarlo, considerando che è alto 1,89 metri) si ripete, questa volta con successo: tenta l’attacco all’inizio dell’arrampicata insieme ad altri nove ciclisti, con Pellizzari che si aggiudica la Cima Coppi davanti a Quintana, poi, quando il gruppo dei migliori torna sulla testa, ritenta l’attacco con l’inesprimibile Ghebreigzabhier, che si stacca a 35 chilometri dal traguardo. È la quinta fuga a giungere al traguardo, la quarta in solitaria, ma soprattutto è la prima vittoria di un ciclista che la propria squadra ha saputo far crescere con pazienza.
La tranquilla avanzata di Pogacar
Mentre Steinhauser si gode la giornata della vita, il Giro degli altri procede senza scosse: Pogacar è più impegnato a mettere e togliere la giacca antipioggia che a controllare la situazione, poiché il lavoro di difesa del piazzamento è compiuto da chi sta dietro (questa volta, Bardet). Il campione sloveno sarebbe felice di riposare se uno scontro tra Martinez e Thomas non lo attizzasse: con tre pedalate, saluta la compagnia (bene Tiberi, O’Connor vittima del giorno) e arriva al traguardo con l’aria di chi sta facendo una passeggiata in montagna. “Ho aumentato il ritmo vedendo gli altri soffrire, peccato per la pioggia poiché abbiamo potuto ammirare paesaggi stupendi. Ho corso in tutta tranquillità e lo farò di nuovo, ma sabato c’è una tappa iconica, sul monte Grappa: potrebbe essere una nuova opportunità”, così parla il leader in maglia rosa, senza il quale il Giro sarebbe stato solo un’ombra di sé.
Risultati 17ª tappa
Ordine d’arrivo 17ª tappa Selva di Val Gardena-Passo Brocon: 1) Georg Steinhauser (Ger, Ef) km 159 in 4h 28’52’’ (media 35,482), 2) Pogacar (Slo) a 1’24’’, 3) Tiberi a 1’42’’, 4) Thomas (Gbr) st, 5) Martinez (Col), 11) Fortunato a 2’22’’, 12) O’Connor (Aus) a 2’23’’, 15) Zana a 2’27’’.
Classifica generale
Classifica generale: 1) Tadej Pogacar (Slo, Uae), in 63h 31’18’’, 2) Martinez (Col) a 7’42’’, 3) Thomas (Gbr) a 8’04’’, 4) O’Connor (Nzl) a 9’47’’, 5) Tiberi a 10’29’’, 6) Arensman (Ola) a 11’10’’, 7) Bardet (Fra) a 12’42’’, 8) Rubio (Col) a 13’33’’, 9) Zana a 13’52’’.