Sensazione finale
Max Verstappen
- Dopo aver ottenuto la pole position, Max Verstappen stava guidando in modo sicuro la gara di Imola, con un vantaggio di circa 6 secondi su Norris a quindici giri dal termine. L’olandese ha poi iniziato a perdere posizioni nei confronti dell’inglese della McLaren, vincendo infine la gara con un margine di soli 0,7 secondi sul rivale.
Analisi del pilota
- Appena uscito dalla sua Red Bull, Verstappen ha affermato di non aver più avvertito grip nell’ultima parte della gara, spiegando di aver scivolato molto con la sua monoposto. Questo concetto è stato ribadito qualche minuto più tardi durante la conferenza stampa: “Le gomme erano fuori dall’intervallo di prestazioni ottimali e sembrava di guidare su ghiaccio. Alla Tosa ho sentito che se avessi esagerato, sarei finito in tribuna”.
Analisi del team
- Il direttore tecnico Pierre Waché ha confermato quanto detto da Verstappen: “Non si trattava di usura delle gomme, ma di setup. Siamo usciti dall’intervallo di prestazioni ottimali”. Secondo Auto, Motor und Sport, l’olandese ha diminuito eccessivamente il suo ritmo quando aveva un vantaggio confortante, surriscaldando troppo le sue gomme anteriori esternamente e raffreddandole internamente.
- Il sito tedesco ha consultato Mario Isola di Pirelli, che ha trovato plausibile la teoria: “Il pilota inizia a percepire una perdita di grip e cerca di compensarla, finendo per scivolare e generare una temperatura eccessiva sulla superficie delle gomme, creando un circolo vizioso. Tuttavia, si tratta di ipotesi poiché non abbiamo dati immediatamente disponibili per confermarla dopo la gara”.
Christian Horner ha confermato che l’assetto scelto dalla Red Bull non ha favorito l’ultimo stint di gara: “Avevamo tutto sotto controllo finché abbiamo visto la temperatura delle gomme crollare a partire dal 40° giro”.