Enzo Raiola si mostra felice quando parla di Ibrahimovic, Zlatan è parte della famiglia. Lo svedese non dimentica chi lo ha accompagnato in Italia aiutandolo a diventare un giocatore di alto livello: “Ci è sempre stato vicino, anche durante la malattia di Mino. Raiola racconta che Zlatan ha assicurato che sarà sempre presente per loro, ospite nella nostra redazione. L’Ibra 2.0 è il dirigente che ha dato l’annuncio dell’arrivo di Fonseca al Milan, colui che durante le trattative evita di sedersi a discutere con gli intermediari: “Anche a me ha sempre detto che non aveva intenzione di trattare cifre e numeri… ha scelto Mino come agente per occuparsi di tutto. Quando dice di essere impaziente ha ragione: non può negoziare con gli agenti, la sua esperienza è preziosa per altri compiti”.
Che idea ti sei fatto di lui nel ruolo di dirigente?
“È un individuo molto riflessivo, e gli errori di solito derivano dall’improvvisazione o dalla fretta di prendere decisioni. Zlatan ha una vasta esperienza e un carattere così forte che nessuna pressione può scuoterlo. Si comporterà eccellentemente e sarà un eccellente dirigente”.
Gravenberch è stato più volte associato alla Serie A e in particolare al Milan, ci sono state occasioni concrete per vederlo in Italia?
“C’era un forte interesse da parte dei tre principali club italiani quando era al Ajax; quando era al Bayern Monaco alcune squadre hanno tentato di acquistarlo a poco prezzo a causa della sua ridotta presenza in campo, ma non è andata così”.
