Le dichiarazioni di Sainz dopo la Gara Sprint del GP Qatar
Grazie alla doppietta di Oscar Piastri e Lando Norris nella Sprint Race di Lusail 2024, la McLaren compie un passo decisivo nella corsa per il Mondiale Costruttori. Tuttavia, la Ferrari non si arrende e, anzi, riparte da una gestione soddisfacente delle gomme – Charles Leclerc ha realizzato il giro più rapido al penultimo passaggio – nei 19 giri della mini-gara per cercare di attaccare. Con l’intento, subito dichiarato da Carlos Sainz dopo la bandiera a scacchi in Qatar, di migliorare sul giro secco, vista la difficoltà nell’ottenere subito la giusta temperatura per le gomme.
Difficoltà della Ferrari nel riscaldare le gomme
“Il problema – ha spiegato lo spagnolo ai microfoni di Sky – è che non riscontro una grande carenza con la vettura in termini di bilanciamento. Quello che ci è mancato ieri nelle prime qualifiche è stato trovare il modo corretto per riscaldare le gomme più morbide, poiché sicuramente ci sono uno o due decimi che possiamo guadagnare, se riusciamo a fare tutto nel modo giusto e a mettere insieme un buon giro”.
Il commento di Sainz
Le difficoltà nel riscaldare le gomme si sono manifestate anche al via della Sprint, influenzando il primo giro del pilota spagnolo: “La partenza è stata davvero complicata. Avevamo già notato ieri che incontravamo difficoltà a portare in temperatura le gomme medie. Per questo ho effettuato un giro di formazione rapidissimo per cercare di trasferire sulle mescole tutta l’energia possibile… Ma non sono sicuro se il problema fosse legato a partire dal lato sporco della griglia; certo è che sono arrivato in curva 1 con sabbia sulle gomme e non avevo praticamente aderenza. Ho notato che anche Russell, davanti a me, è quasi andato in controllo della vettura.”
“Tutti coloro che partivano all’interno – ha concluso Sainz dopo la Sprint Race in Qatar – hanno sofferto una certa mancanza di aderenza nelle prime sei o sette curve. Successivamente sono riuscito a portare tutto in temperatura e quindi a farmi trovare nel Drs di Russell, ma avevo la sensazione che sia lui sia le McLaren fossero un po’ più veloci. Io invece mi sentivo un po’ al limite e, ovviamente, essendo in un gruppo di vetture con il Drs, non era possibile effettuare sorpassi.”
