Pit stop non effettuato
Uno dei momenti più significativi del GP di Las Vegas 2024 si è verificato al giro 27 quando Carlos Sainz – dopo aver lasciato passare Charles Leclerc e ingaggiato una contesa con Lewis Hamilton – ha optato per entrare ai box, salvo poi cambiare idea all’ultimo istante e tornare in pista, continuando sul tracciato per un’altra tornata prima di eseguire il cambio gomme. Inizialmente, non era chiara la motivazione della manovra repentina dello spagnolo, ma successivamente è emerso dalle comunicazioni radio che è stato il team a chiedergli di posticipare la sosta poiché i meccanici non erano pronti per accoglierlo.
L’episodio è costato a Sainz diversi secondi, risultati poi decisivi per impedirgli di competere con Lewis Hamilton per la seconda posizione finale. Tuttavia, in molti hanno sollevato interrogativi se l’azione di Sainz, che in sostanza aveva iniziato l’ingresso ai box e poi si è ritirato bruscamente, non dovesse comportare una sanzione da parte dei giudici. In realtà, analizzando il regolamento, la scelta di non punire lo spagnolo è giustificata.
Interpretazione del regolamento
Le normative della FIA riguardanti l’ingresso ai box sono definite dal Codice Sportivo Internazionale, Appendice L, Capitolo 4, Articolo 4 (d). Questo stabilisce che “salvo casi di forza maggiore… qualsiasi parte di uno pneumatico di un veicolo che accede alla corsia dei box non deve oltrepassare, in alcuna direzione, la linea tracciata sulla pista per separare i veicoli che entrano nella corsia dei box da quelli in pista”.
Le gomme di Sainz hanno chiaramente superato la linea di demarcazione tra l’ingresso ai box e la pista, ma il pilota della Ferrari non ha commesso un’infrazione poiché non è effettivamente entrato nella corsia dei box. Se fosse accaduto il contrario, cioè se Sainz avesse oltrepassato la linea di demarcazione ed entrato nella corsia dei box per completare il pit-stop, allora si sarebbe innescata la penalità. Con la sua manovra, il #55 è stato considerato responsabile solo per un mancato rispetto dei limiti di pista in curva 17.
Casistiche precedenti e ‘eccezioni’
Nel 2016, a Baku, Kimi Raikkonen – anch’egli al volante della Ferrari in quel periodo – fu sanzionato per aver effettuato una manovra simile a quella realizzata da Sainz domenica a Las Vegas. Tuttavia, sulla pista azera, la Direzione Gara ha – da sempre – aggiunto un’indicazione ulteriore alle note dell’evento che obbliga i piloti le cui ruote sono tutte e quattro a sinistra della linea d’ingresso ai box ad accedere alla corsia.
In quella circostanza, è stato considerato un’infrazione il ri-attraversare la linea per rimanere in pista. Questo avviene a Baku a causa della particolare posizione della corsia box in quel circuito, con l’obiettivo di prevenire incidenti potenzialmente pericolosi. A Las Vegas, tale indicazione non era presente e quindi Sainz è stato giustamente autorizzato a continuare la sua gara senza penalità.
Un altro celebre esempio di non sanzione in una situazione simile è quello che coinvolse Lewis Hamilton nel GP di Germania 2018: anche in quell’occasione, l’inglese si diresse verso i box ma all’ultimo momento decise di non entrare nella corsia, e come nel caso di Sainz, non subì alcuna penalità.