Settimane intense per il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi
Impegnato nella costruzione di una squadra in grado di competere immediatamente per la promozione in Serie A: “Le nostre giornate trascorrono con la fissazione di fare meglio di ieri. La scorsa stagione ho riconosciuto ancora di più la mia responsabilità verso i sostenitori. Aggiungo che la Serie B a mio parere è ancora sottostimata a livello di contenuti multimediali nazionali e internazionali” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport
- Il primo passo è stato il lungo contratto offerto a Accardi: “Sono convinto che il calcio abbia una visione un po’ limitata, con la tendenza a fare scelte a breve termine per evitare di restare vincolati a impegni a lungo termine. Ho preferito dare continuità al progetto nel medio periodo in un ruolo chiave come questo. Accardi è stato selezionato dopo un lungo processo di valutazione durato mesi: ha vinto la B, conosce bene il nostro contesto, sa operare con budget definiti, che troverà anche qui. Ha dimostrato di saper individuare talenti e di saperli valorizzare, la filosofia che il calcio deve adottare e che adotterà la Samp”
Il nuovo dirigente si confronta già con Pirlo: “Sì, da tempo, ma queste restrizioni ci costringono a lavorare con maggior impegno del solito. Il blocco del mercato è un ostacolo con cui fare i conti. Il nostro allenatore ha grandi competenze tecniche e umane. Dovremo essere inventivi e all’altezza delle aspettative. Non ci nascondiamo dietro il fatto che questa società ha la massima serie nel suo patrimonio genetico. Il prossimo sarà il 13° anno in B dal 1946 ad oggi. E il nostro progetto si sviluppa in un arco temporale che va dai tre ai cinque anni”
- Quest’anno il tema principale sarà il salary cap: “Ciò implica depositare il 40% di ogni euro che supera questo limite come garanzia in contanti. Le nostre ambizioni ci obbligano a considerare una deviazione. La recente storia della B dimostra che le squadre promosse hanno avuto un monte ingaggi proiettato oltre i 20 milioni. Avere disponibilità finanziaria e vincere non è scontato, ma è un po’ più accessibile che farlo con budget sostenibili. Ferrero? Sono azioni di disturbo. Mi auguro che questo argomento non torni più in futuro”
Per concludere, riguardo ai singoli giocatori: “L’anno di Pedrola? Deve esserlo. Per noi è come un nuovo acquisto, data la lunga pausa per infortunio: può fare la differenza. Audero e Leoni sul mercato? Preferirei non parlare di giocatori singoli in questa fase di mercato. Posso solo dire che la sostenibilità è un pilastro del nostro progetto”