La lotta contro i giudici
Il conflitto tra Fernando Alonso e i giudici di gara della FIA non accenna a placarsi. Lo spagnolo, a Miami, ha rilanciato una volta di più le proprie critiche contro gli steward, che ormai sono frequenti dopo le due discutibili punizioni ricevute dal pilota dell’Aston Martin in Australia e Cina. In entrambe le occasioni Alonso è stato sanzionato con il massimo di punti penalità previsti dal regolamento, ben tre, e dovrà ora convivere per l’intera stagione 2024 con la minaccia di una possibile esclusione che è attualmente distante solo altri sei punti.
Episodi controversi
- Nel Gran Premio di Australia
- In Cina
La goccia che ha fatto traboccare il vaso per il due volte campione di Oviedo è arrivata nella Sprint Race di Miami. Il caos in partenza, che ha portato Alonso a scivolare in ultima posizione dopo un contatto con il compagno di squadra Lance Stroll e che ha coinvolto anche Lando Norris, è stato causato secondo il #14 da un movimento decisamente aggressivo in curva 1 di Lewis Hamilton.
Il ‘messaggio’ a Ben Sulayem
Alonso non ha esitato a criticare il suo storico rivale, suggerendo che i giudici non avrebbero preso misure contro di lui perché “non è spagnolo”. Non è la prima volta che l’ex pilota di Renault, McLaren e Ferrari denuncia un favoreggiamento nei confronti degli inglesi da parte della FIA, ma ora le sue accuse sono diventate più specifiche e pungenti. “Ho dovuto cambiare la traiettoria – cosa che ha portato al contatto con Stroll – perché Hamilton stava attaccando all’interno senza controllare l’auto”, ha dichiarato Alonso, come riportato da The Race.
“Se fossi io a comportarmi in quel modo, so già che sarei penalizzato”, ha aggiunto il veterano spagnolo. Per Alonso il problema è molto serio, tanto che il pilota due volte campione del mondo ha chiesto un incontro ufficiale al presidente della federazione Mohammed Ben Sulayem per discutere della questione, ergendosi a difensore dei diritti dei piloti spagnoli: “Penso che la questione della nazionalità sia determinante [in queste decisioni] e ne parlerò con Ben Sulayem, con la FIA e con chiunque altro. Devo assicurarmi che nulla di non corretto sia preso in considerazione rispetto alla nazionalità o a qualsiasi altro elemento che possa influenzare qualsiasi decisione, non solo per me ma per le future generazioni di piloti spagnoli, che devono essere tutelati”, ha concluso Alonso.