di VALERIO BARRETTA
Red Bull opta per il secondo pilota
Perez o no Perez? Red Bull entro la pausa estiva è chiamata a selezionare chi affiancare a Max Verstappen, ora che la difficoltà con il tre volte campione sembra aver superato il momento più complicato. Il profilo ideale è quello di un pilota allo stesso tempo veloce e attendibile ma non al punto da mettere in pericolo l’olandese né in pista né nei rapporti interni. Una scelta che ricorda quella fatta dalla Ferrari con Michael Schumacher e che sembra incompatibile con le opzioni Norris, Alonso e Sainz che sono state considerate negli ultimi mesi.
La situazione di Red Bull in Formula 1
- Tradizionalmente la Red Bull in Formula 1 ha sempre avuto una distinzione chiara tra primo e secondo pilota
- Nonostante le apparenze, Sergio Perez (il cui contratto scade a fine anno) è stato costantemente considerato come secondo pilota, e il pilota messicano ha sempre accettato questo ruolo
Lo stesso sarà vero anche per il futuro? Secondo il consulente Helmut Marko, è l’opzione più probabile.
Le dichiarazioni di Marko
“Le negoziazioni sono in corso e Checo rimane la nostra prima scelta. Cerchiamo di fare chiarezza prima della pausa estiva, anche se non stiamo affrontando una situazione di pressione”, così ha dichiarato l’austriaco ai giornalisti di Kleine Zeitung.
Nelle ultime settimane, grazie alle sue prestazioni con la Red Bull, anche Yuki Tsunoda è divenuto una possibile opzione: “Anche lui è coinvolto nelle discussioni. In generale, nel suo contratto ci sono diverse possibilità che lo legano a noi per diversi anni”. Inizialmente il principale pericolo per Perez era rappresentato da Daniel Ricciardo. Ora Checo, con le sue buone prestazioni all’inizio della stagione, è tornato ad essere il favorito (e sfruttando il buon momento, prima di Imola ha chiesto un rinnovo biennale), ma se la “crisi di metà anno” dovesse ripresentarsi anche nel 2024, potrebbe essere superato da Tsunoda.