Quando e se sarà confermato l’acquisto di Tomas Palacios il mercato dell’Inter potrà ritenersi concluso al 99%, almeno per quanto riguarda gli arrivi. Marotta, Ausilio e Baccin hanno agito con largo anticipo e se non fosse stato per l’infortunio di Tajon Buchanan tutti i loro sforzi avrebbero potuto concentrarsi su quel restante 1% ancora incerto, che, inevitabilmente, è strettamente legato a un giocatore non più considerato indispensabile dai nerazzurri e che, suo malgrado, è tornato a Milano quest’estate dopo l’ultimo prestito. Stiamo parlando di Joaquin Correa, il cui futuro a Milano in questi ultimi 3 giorni di mercato è ovviamente al centro di ogni discussione.
IN VENDITA? – Ovviamente, di fronte a offerte che possano garantire almeno 8 milioni di euro, la cifra necessaria per evitare perdite contabili, l’Inter le valuterà attentamente. Questa eventualità, al momento, non è nemmeno presa in considerazione poiché finora il club nerazzurro non ha ricevuto proposte diverse da semplici prestiti.
LE LISTE –
In questo momento, per l’Inter e per Simone Inzaghi, Correa rappresenta la quinta opzione in attacco, dopo gli intoccabili Thuram, Lautaro e Taremi, ma anche dopo Marko Arnautovic, che ha scalato come quarta punta come confermato dai cambi effettuati da Inzaghi in queste prime due giornate di Serie A. Correa è attualmente incluso nella lista dei 25 per il campionato (il club nerazzurro, a differenza di altre società come il Milan, non ha restrizioni sui giocatori stranieri avendo numerosi giocatori italiani in squadra), ma è molto probabile che venga escluso dalla lista per la prossima Champions League.
IL DUBBIO DI INZAGHI –
Correa potrebbe lasciare il club nerazzurro e, non a caso, durante questa estate è stata considerata anche la risoluzione anticipata del contratto, un anno prima della scadenza naturale, ma attualmente questa opzione non è sulla tavola (e non solo per una possibile buona uscita). Inzaghi ha infatti richiesto fin dall’inizio dell’anno di avere un reparto offensivo composto da 5 attaccanti e, non a caso, desiderava il colpo Gudmundsson (a lungo corteggiato) per far scalare Arnautovic al ruolo di quinta scelta. Chiesa rimane un obiettivo difficile da raggiungere e perdere Correa oggi, senza sostituirlo, infastidirebbe non poco l’allenatore piacentino (colui che tra l’altro lo ha supportato nei giorni del suo acquisto) poiché, per questioni di tempistica, sostituirlo sarebbe complicato. Il tempo stringe, Correa è sempre più vicino a rimanere come riserva in casa con la maglia nerazzurra addosso.
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