Intervista a Gianluca Petrachi
Il calciomercato è nel pieno della sua attività e uno dei suoi protagonisti storici, l’ex dirigente sportivo di Torino e Roma, Gianluca Petrachi, ha rilasciato interessanti dichiarazioni riguardo al panorama calcistico italiano. Di seguito un riassunto delle sue affermazioni fatte a TVPlay:
MILAN
Secondo Petrachi, il Milan rappresenta il club più prestigioso al mondo. Essere allenatore in questa squadra non è una sfida semplice. Petrachi ha scelto Fonseca per la Roma perché condivideva un progetto di sviluppo dei giovani giocatori. Fonseca proponeva un gioco offensivo e mirava a vincere con una filosofia improntata sul bel gioco. Petrachi lo considerava preparato e pensava che avesse fatto meglio di Mourinho in termini di punti in campionato. Petrachi sottolinea l’importanza di dare supporto a Fonseca, soprattutto considerando che non ha mai avuto l’obbligo di vincere prima. Petrachi auspica che sia supportato più di quanto lo sia stato Pioli.
AMICI
Gli amici di Petrachi informano che Fonseca è pronto a firmare per il Milan, non appena il fatidico documento sarà sottoscritto. Petrachi descrive Fonseca come un individuo superstizioso.
DS
Petrachi sottolinea l’importanza di avere un direttore sportivo all’interno di una squadra di calcio. Riflette sul ruolo svolto da Sogliano nel Verona e auspica un ruolo più definito e chiaro per i dirigenti del Milan.
BREMER
Ricorda come riuscì a convincere Cairo a prendere Bremer nonostante l’iniziale scetticismo. Rivela che Fonseca si affida a Wyscout per valutare i giocatori da acquistare.
FUTURO
Petrachi confida di essere in trattativa con alcune società e di essere desideroso di tornare nel mondo del calcio con un incarico degno delle sue capacità e del suo talento. Si definisce collaborativo ma deciso nelle scelte.
CALAFIORI
Petrachi si vanta di aver lanciato Calafiori nella prima squadra. Afferma di aver notato le doti tecniche e atletiche del giovane giocatore. Esprime apprezzamento per il lavoro svolto da Thiago Motta nell’aiutare Calafiori a crescere come calciatore.