La catastrofe Alpine
Nella gara di Miami, la Alpine ha finalmente migliorato la sua posizione in classifica Costruttori, ottenendo il primo punto dell’anno grazie a Esteban Ocon. Un piccolo passo avanti che ha permesso ai francesi di superare Sauber e Williams (ancora a zero punti), ma il giudizio generale sulla A524 rimane estremamente negativo.
Le novità del 2023
Tra le tre squadre, la delusione maggiore di questo inizio di stagione è senza dubbio l’Alpine, in una grave crisi di risultati con una vettura come l’A524 che fatica persino a qualificarsi per la Q2. Già lo scorso anno si erano manifestati problemi non solo sul piano sportivo (nonostante due podi conquistati), ma anche con il drastico cambiamento avvenuto prima del GP del Belgio, con il licenziamento di Alan Permane (Direttore Sportivo), Pat Fry (Direttore Tecnico) e il Team Principal Otmar Szafnauer. Al loro posto era subentrato l’ex Aston Martin Bruno Famin, che ancora oggi ricopre tale ruolo.
Szafnauer risponde a Famin
Recentemente, il vice Presidente di Alpine Motorsport ha affermato che l’attuale vettura era il risultato della precedente gestione. Un’accusa che Szafnauer ha respinto: “Io e Alan (Permane) ci siamo dimessi a luglio, e dopo la nostra partenza hanno iniziato a lavorare sulla vettura dell’anno seguente. Se non lo sai, tutti questi problemi sono stati causati da loro. Io non sono d’accordo“.
Szafnauer ha criticato la Renault per non aver compreso appieno la sfida di vincere in F1: “Da quanto ho visto, no – ha aggiunto – penso che la cosa migliore per la Renault, ma anche per altre grandi case automobilistiche che hanno le corse nel loro DNA, sia di non interferire. Diversamente da un’azienda automobilistica, è meglio lasciare che gli esperti facciano il loro lavoro. Le uniche similitudini tra una vettura di F1 e un’automobile sono le quattro ruote e il volante, tutto il resto è diverso. Le chiamano ‘auto’, ma lo sviluppo tecnologico è diverso, così come il livello di ingegneria e l’istruzione degli ingegneri. Sono molto competenti, hanno ricevuto un’istruzione di alto livello in Formula 1 e, soprattutto, amano questo sport, motivo per cui sono motivati a vincere. Questo non si vede nelle case automobilistiche“.
