venerdì, Gennaio 24, 2025

Tadej raggiunge la vetta del Grappa con la sua sesta vittoria

Riepilogo della tappa del Giro d’Italia

Ciliegina finale sul Giro

Come precedentemente annunciato, Pogacar domina sull’ascesa del Grappa.
Si infastidisce soltanto per un appassionato irrispettoso che lo tocca e l’utilizzo di fumogeni da parte di un pubblico simile a quello del Tour.
Da non sottovalutare, però, sono i suoi avversari, che non fanno parte del gruppo menzionato.
Non importa se era previsto, atteso o scontato, lo spettacolo di Pogacar è sempre di alto livello: grazie Tadej per aver contribuito a scrivere la storia del ciclismo, offrendo spettacolo in ogni occasione, senza mai deludere.

Sfida ai record storici

È piuttosto noioso ripeterlo, ma solo Merckx aveva raggiunto sei vittorie di tappa durante il suo primo Giro d’Italia.
Con una differenza significativa: il belga ha indossato la maglia rosa dal primo all’ultimo giorno, mentre lo sloveno l’ha presa al secondo giorno e non l’ha mai rilasciata, eccetto per il primo giorno che gli è rimasto in gola.
Dettagli, direbbe Totò: ciò che conta non è solo il numero di vittorie del “cannibale” di oggi, ma anche il modo in cui le conquista.
Sul Grappa, la bellezza e l’aggressività si fondono: questi sono i numeri uno, non si accontentano di vincere di misura, aspirano sempre a grandi risultati.

Manifestazione del fenomeno

Bisogna aspettare il momento dell’apice degli ascolti televisivi per assistere all’exploit di Pogacar.
Quando mancano circa sei chilometri alla cima della montagna, affollata di sloveni entusiasti, Pogacar accelera e supera il coraggioso Pellizzari, che era in testa alla tappa fin dall’inizio, salutandolo e mantenendo un ritmo costante per non sprecare energie in salita e non rischiare in discesa fino al traguardo.
È così rilassato che regala un gesto virale sui social: ricevuta una borraccia da un massaggiatore, la passa subito a un giovane tifoso che gli corre accanto.

Conclusione vincente

“Ho voluto onorare la maglia rosa e il caloroso pubblico. Le vittorie non sono mai facili, in tre settimane ho dovuto affrontare qualche problema di allergia, ma sono soddisfatto di migliorarmi ogni anno. Questo Giro è stato uno dei più belli della mia carriera”, racconta Pogacar, con il ciuffo svolazzante, dopo aver chiuso un Giro vittorioso in meno di sette giorni e aver stabilito distacchi storici (migliore di Adorni nel 1965).
Con 13 successi in trenta giorni, tra cui le Strade Bianche e la Liegi, Pogacar non si ferma qui e punta ora al Tour de France per completare la doppietta.

Di fronte a questo Pogacar che si inchina al pubblico al traguardo, il Giro non cambia.

Classifica della 20ª tappa Alpago-Bassano del Grappa:

  • Tadej Pogacar (Slo, Uae) km 184 in 4h 58’23’’ (media 36,999)
  • V. Paret Peintre (Fra) a 2’07’’
  • Martinez (Col) st
  • Tiberi
  • Rubio (Col)
  • Pellizzari
  • Thomas (Gbr)

Classifica Generale:

  • Tadej Pogacar in 76h 20’51’’
  • Martinez (Col) a 9’56’’
  • Thomas (Gbr) a 10’24’’
  • O’ Connor (Nzl) a 12’07’’
  • Tiberi a 12’49’’
  • Arensman (Ola) a 14’31’’
  • Rubio (Col) a 15’52’’
  • Zana a 23’59’’
  • Fortunato a 26’44’’

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